La California riscopre la «parità»: abolita la libertà su cauzione

30/08/2018 di Enzo Boldi

In California la legge è uguale per tutti, almeno prima del processo. Il governatore Jerry Brown ha firmato il provvedimento che abolisce la cauzione in denaro per la libertà degli imputati in attesa di processo. La rivoluzione nel sistema giudiziario nello stato, che tra le sue città ha la ricca Los Angeles, ha l’obiettivo di creare parità tra le classi sociali annullando, di fatto, i privilegi ai più abbienti che potevano pagare per non finire in carcere prima che iniziasse il loro processo.

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«Oggi la California riforma il suo sistema per la cauzione in modo che ricchi e poveri siano trattati allo stesso modo», ha fieramente annunciato il governatore Jerry Brown dopo l’approvazione a maggioranza del Congresso Statale. Una rivoluzione che entrerà in vigore dal prossimo ottobre e che metterà sullo stesso piano ricchi e poveri, senza favori, distinzioni e diritti acquisiti solo in base al proprio conto in banca.

Cauzione California, l’abolizione in base al principio di parità

Questione di parità. «Si passa da un sistema di detenzione preventiva basato sulla ricchezza ad uno incentrato sulla sicurezza pubblica», esultano i sostenitori del provvedimento (approvato dal Congresso Statale con 41 voti a favore e 27 contrari). Un’approccio più democratico nella gestione delle fasi precedenti ai processi che, però, secondo gli oppositori, darebbe un maggior potere ai giudici che arbitrariamente potrebbero decidere chi, come e quando scarcerare un imputato.

Cauzione California, davanti alla giustizia non importa essere ricchi

La mozione degli oppositori, però, è smentita dal testo del provvedimento approvato. Nel testo, infatti, si affida al Consiglio giudiziario statale il compito di creare un nuovo regolamento per delineare dei nuovi sistemi di valutazione e classificazione degli imputati sospettati di reato. Il tutto in base alla loro storia criminale e ad altri criteri (oggettivi) per suddividerli in tre categorie di rischio (basso, medio e alto).

(foto di copertina: MAURIZIO BRAMBATTI / ANSA)

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