Caterina Balivo rinuncia al Pride di Milano: «Una parte della comunità mi ha discriminata»

24/06/2019 di Redazione

Nonostante l’invito, Caterina Balivo non sarà la madrina del Pride di Milano, il prossimo 29 giugno. Gli organizzatori avevano proposto il volto della popolare conduttrice del pomeriggio televisivo in Rai per promuovere l’iniziativa che giunge a coronamento del mese del Pride. Una delle più grandi manifestazioni in Italia, dunque, dovrà fare a meno della madrina designata. Il motivo viene spiegato dalla stessa Caterina Balivo: «Una parte della comunità – dice in un’intervista al Corriere della Seraha discriminato me, accusandomi a sua volta di averli discriminati. Ma ciò non corrisponde al vero».

Caterina Balivo, gli insulti per quella frase su Ricky Martin

Ma riavvolgiamo il nastro. Qualche tempo fa, nel corso di una serata tra amici, Caterina Balivo vede Ricky Martin in televisione. Il clima sereno e rilassato la spinge a fare una stories su Instagram in cui scrive: «Sei bono pure se sei frocio». Da quel momento in poi, la conduttrice è stata bersaglio di critiche e insulti. C’è chi l’ha accusata di essere omofoba: «La ritengo un’offesa. Io ho raccontato tante storie omosessuali in televisione e ho sempre cercato, sin dal 2008, di far passare il messaggio che viene prima l’amore e poi tutto il resto. Il primo matrimonio a cui ha partecipato mio figlio di 5 anni è stato un matrimonio gay».

In realtà, la comunità LGBT le rimprovera anche altre uscite infelici. Si parla di una frase su Vladimir Luxuria (e sul fatto di volere «una donna vera con la gonna») e di un tweet sulla presenza di Diletta Leotta a Sanremo («parli di violenza contro le donne con quel vestito?»). Sostanzialmente, riportano le voci critiche sull’eventuale presenza della Balivo al Pride, i suoi ascolti e i suoi 1,2 milioni di followers non possono bastare a giustificare frasi di questo tipo.

caterina balivo ricky martin

Le testimonianze di Caterina Balivo sul mondo LGBT

Secondo Caterina Balivo, la sua frase è stata estrapolata dal contesto all’interno del quale era stata pronunciata: «Tanti amici gay mi prendono in giro, chiedendo a mio marito perché va con le donne. Mi chiedo se conta più la facciata o la sostanza». La decisione di Caterina Balivo di non partecipare al Pride è stata molto sofferta: ma è stata presa nel momento in cui ha visto che gli insulti sul web si stavano moltiplicando. Si è sentita non accettata a una festa a cui sarebbe stata molto contenta di partecipare.

Nel 2008 una ragazza che si era innamorata di lei l’ha incontrata e le ha spiegato il disagio di farsi accettare dalla propria famiglia. Da quel momento in poi, realizzando che l’omofobia non è soltanto l’atteggiamento di qualche persona poco intelligente ma qualcosa di più profondo, Caterina Balivo ha deciso di dare ampio spazio nelle sue trasmissioni a vicende legate alla comunità LGBT. Ma questo insieme di insulti non è passato inosservato. Al Pride di Milano, la Balivo non ci sarà.

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