Caso rimborsi? Il M5S non ha perso nemmeno un voto

Il caso dei rimborsi non restituiti per centinaia di migliaia di euro dai parlamentari del Movimento 5 Stelle? È una bufera che rischia di danneggiare l’immagine del partito ma che probabilmente non sposterà un voto. O almeno: non ne ha spostato nessuno fino ad ora. È quanto emerge dagli ultimi sondaggi elettorali sulle intenzioni di voto alle Politiche del 4 marzo, realizzati da alcuni dei principali istituti demoscopici italiani dopo il servizio delle Iene che ha svelato il trucco di un gruppo di deputati e senatori. Ecco alcuni dati significativi.

Sondaggi, il caso rimborsi non sposta il consenso: MS5 saldamente primo partito

La bufera sul M5S si è alzata l’8 febbraio, giovedì scorso, quando i parlamentari Andrea Cecconi e Carlo Martelli (anticipando il servizio delle Iene) hanno annunciato di voler rinunciare al seggio anche in caso di elezione. Secondo la rilevazione di Opinotalia presentata oggi nel corso del programma Agorà e realizzata tra il 12 e il 14 febbraio, il M5S si conferma ancora primo partito con una forbice di consenso che va dal 25 al 29%, stabile rispetto alla settimana scorsa. L’istituto triestino Swg intanto, con un sondaggio realizzato sempre tra il 12 e il 14 febbraio, segnala il Movimento guidato da Luigi Di Maio tra il 27,3 e il 29,3%, in linea con il 28,5% emerso nella precedente rilevazione effettuata tra il 5 e il 7 febbraio e con il 28,1% indicato a fine gennaio. Nessun cambiamento di rilievo nemmeno a guardare i numeri dell’Istituto Piepoli diffusi, sempre oggi, dal quotidiano La Stampa. In questo caso i 5 Stelle vengono stimati al 27%, identico dato della settimana precedente. Ottimi segnali per i 5 Stelle arrivano anche dal sondaggio di Ipsos pubblicato oggi sul Corriere della Sera, con interviste realizzate il 13 e il 14 febbraio. Il Movimento viene segnalato al 28,6%, appena un decimo di punto percentuale in meno del 28,7% di consenso indicato dallo stesso autore a gennaio e addirittura mezzo punto in più rispetto al 28,2% di metà dicembre.

Il picco viene raggiunto con il 29,4% indicato da Demetra nel sondaggio pubblicato, sempre oggi, sul Sole 24 Ore (interviste nell’intero periodo dal 5 al 14 febbraio). Tecnè, invece, con la rivelazione del 12 e 13 febbraio per la trasmissione Matrix ha valutato il M5S al 28,3%, poco più del 28% del 6 e 7 febbraio. Numeri simili quelli di Demopolis. Il sondaggio realizzato il 14 e 15 febbraio per il programma Otto e Mezzo ha indicato il Movimento al 28% con una leggerissima flessione rispetto al 28,3% che gli stessi sondaggisti avevano segnalato nel loro Barometro Politico la settimana precedente, rilevazione del 7 e 8 febbraio.

(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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