L’ostello di lusso che ospita bambini rimasti soli: i genitori sono ricoverati per coronavirus

Si chiama Casa Combo ed è una struttura di accoglienza temporanea dedicata a bambini e ragazzi che si sono trovati all’improvviso soli, dopo che i genitori sono stati ricoverati in ospedale a causa del coronavirus. La location è quella dell’ostello di lusso Combo (circa 5 mila metri quadrati) sorto all’interno dell’ex caserma dei Vigili del fuoco di corso Regina Margherita a Torino, inaugurato lo scorso gennaio e momentaneamente chiuso a causa dell’emergenza sanitaria.

L’allarme del comune di Torino: figli di pazienti affetti da coronavirus da soli a casa

L’iniziativa è nata grazie alle cooperative sociali EduCare e Liberitutti che per prime hanno risposto all’affido d’urgenza disposto dal Comune di Torino. Dal 10 aprile la struttura ospiterà 14 minori figli di pazienti affetti da covid-19, che occuperanno sette stanze dell’ostello. Ma il numero – assicurano – potrà aumentare in base alla richiesta. I ragazzi saranno accolti all’interno degli spazi di Combo da personale specializzato e saranno seguiti da educatori e psicologi che assicureranno loro sostegno e ascolto in questo momento molto particolare.

Casa Combo
Un particolare dell’ostello Combo di Torino

«La necessità era quella di assicurare accoglienza a quei minori che per vari motivi, tra cui il ricovero in ospedale di uno o di entrambi i genitori risultati positivi al covid-19, non possono restare nella loro abitazione e non possono neppure contare sull’ospitalità dei parenti», spiega Sonia Schellino, vicesindaca di Torino.

L’arrivo dei bambini all’ostello

I primi ospiti che dovranno osservare il periodo di quarantena sono arrivati a Casa Combo già in settimana e l’organizzazione ha fatto in modo che i fratelli siano sistemati nella stessa camera di modo da non dividerli. Ogni stanza, spiegano poi gli organizzatori, è dotata di bagno così che i bambini non siano costretti a uscire. Gli ambienti inoltre verranno sanificati più volte durante la settimana.

«Combo è una struttura molto bella e nuova, sarà nostro compito renderla un luogo vivo e pieno di affetto», afferma Antonio Di Donna, presidente di EduCare. «Lavoreremo insieme a educatori, psicologi, collaboratori, animatori e volontari per dare vita a una vera comunità, capace di aiutare i piccoli ospiti a sentirsi accolti. Ciascuno metterà in comune competenze e sinergie per supportare nel miglior modo possibile la situazione critica che i bambini e i ragazzi stanno vivendo», conclude.

Casa Combo
Un particolare dell’ostello Combo di Torino

Computer, PlayStation, materiale di cancelleria per donare serenità ai piccoli ospiti

Per assicurare ai bambini tutto il necessario a trascorrere serenamente le loro giornate – nei limiti della situazione straordinaria che si trovano a vivere – sono stati acquistati materiale di cancelleria, PlayStaton e PC, fondamentali perché i ragazzi possano rimanere in contatto non solo con i genitori ricoverati ma anche con amici e insegnanti di modo da non interrompere il percorso scolastico. Da subito inoltre, assicurano gli operatori di EduCare e Libertututti, saranno lanciate numerose attività che consentiranno ai piccoli ospiti di riuscire a organizzare quella routine di cui l’emergenza sanitaria li ha privati.

«Abbiamo voluto dare una risposta veloce, ma allo stesso tempo ricca di contenuti, a un problema nuovo e migliorare così la qualità della vita di una parte fragile della comunità», conclude Daniele Caccherano, presidente di Liberitutti.

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