Carlo Verdone citato come testimone per la morte di Martina Rossi

17/02/2018 di Redazione

Carlo Verdone è stato citato tra i testimoni per la morte di Martina Rossi, la ragazza di Imperia che il 3 agosto 2011 volò dal balcone al sesto piano di un albergo di Palma di Maiorca. L’attore e regista romano è stato chiamato in causa dall’avvocato di uno dei due imputati per la tragica fine della giovane, il 25enne Alessandro Albertoni. Una scelta quantomeno singolare di cui ha parlato la trasmissione di Raitre ‘Chi l’ha visto?’ mostrando anche, in esclusiva, il documento nel quale Verdone è stato chiamato a testimoniare dal difensore.

 

carlo verdone
(Immagine dalla pagina fan Facebook di Chi l’ha Visto)

 

Carlo Verdone citato come testimone per la morte di Marina Rossi

L’attore, secondo il legale, dovrebbe deporre «affinché nella qualità di scrittore/produttore e scenografo/sceneggiatore del Film ‘Bianco, rosso e verdone’ riferisca sui fatti e sulle circostanze di cui al capo d’imputazione ed in particolare circa le ricerche svolte per ricostruire fedelmente la scena del suicidio del personaggio Magda». Nella citazione c’è anche un errore. Nei film di Verdone non è infatti il personaggio Magda di ‘Bianco, rosso e verdone’ a suicidarsi ma quello di Fosca, assillata dal neo sposo nel film ‘Viaggi di Nozze’. Resta comunque il mistero. La citazione ha sorpreso anche l’attore, come ha fatto sapere attraverso il suo avvocato.

 

 

Il caso della morte di Martina Rossa è stato archiviato dalla giustizia spagnola come incidente o suicidio. È stato poi riaperto dai magistrati italiani, che hanno rinviato a giudizio due ragazzi per il reato di morte in conseguenza di tentata violenza sessuale: Albertoni e Luca Vanneschi, di Castiglion Fobocchi (Arezzo), che la ragazza aveva conosciuto la donne prima in discoteca. Martina fu trovata prima di vita alle 6 del mattino in una vasca ornamentale davanti all’Hotel Santa Ana di Cala Mayor. Era arrivata a Palma di Maiorca due giorni prima, per una vacanza con due amiche.

(Foto di copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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