Il sondaggio di Carlo Sibilia su Lino Banfi e Renzi finisce malissimo

Non è la prima volta che un sondaggio proposto dal Movimento 5 Stelle o da un suo esponente finisce malissimo. Ricorderete quello lanciato dai pentastellati nello scorso mese di giugno, sul tema vitalizi. Anche in quel caso, la faccia di Roberto Fico non riuscì a convincere gli utenti, che votarono in massa per la casta. Il Movimento 5 Stelle fu costretto a rimuovere quel post. Carlo Sibilia oggi fa una cosa simile (anche se il sondaggio è ancora lì da circa 15 ore).

Carlo Sibilia e il suo sondaggio tra Lino Banfi e Matteo Renzi

«#LinoBanfi alla commissione UNESCO in un’Italia con il #Redditodicittadinanza o Renzi presidente del consiglio? Con uno sapete già come è finita…» – scrive Carlo Sibilia. Il sottosegretario al ministero dell’Interno voleva mettere a confronto il comico barese, che ieri è stato nominato nella commissione Unesco per l’Italia, con il governo di Matteo Renzi.

Carlo Sibilia voleva cavalcare in senso opposto l’ondata di indignazione che si era sollevata sui social network contro la nomina di Lino Banfi, ritenuta da molti inadeguata soprattutto per l’alto livello culturale dell’organizzazione che fa capo alle Nazioni Unite. Ma il paragone con il reddito di cittadinanza e il governo Renzi davvero è sembrato fuori luogo. Tanto da scatenare l’ironia della rete e del popolo dei social network.

Il risultato sorprendente al sondaggio di Carlo Sibilia

Carlo Sibilia

In tanti hanno votato il sondaggio di Carlo Sibilia, andando esattamente nella direzione opposta auspicata dal rappresentante del Movimento 5 Stelle. L’87% delle persone che sono intervenute, infatti, ha dichiarato di apprezzare di più il governo di Matteo Renzi. Ovviamente, non si tratta di un dato definitivo, ma soltanto parziale e facilmente veicolabile. Un vero e proprio ‘attacco’ dei followers renziani (ma non solo) alla pagina Facebook di Carlo Sibilia. Resta la figuraccia comunicativa.

Il sottosegretario all’Interno, negli ultimi giorni, aveva fatto parlare di sé. Sia per le sue dichiarazioni sul consumo di cannabis ai tempi delle scuole superiori, sia per la sua fotografia (in stile Salvini) con la divisa della polizia municipale. Oggi, si è ritagliato – grazie a questa sua gaffe – un nuovo spazio sulla stampa.

Share this article