Carlo Sibilia accusa Salvini: «Ha seguito interessi berlusconiani»

09/08/2019 di Enzo Boldi

Prima gli italiani? No. Prima Berlusconi. Il Movimento 5 Stelle ha replicato alla accuse mosse contro di loro da Matteo Salvini e dalla Lega ripetendo più volte il nome dell’ex Cavaliere. Prima Luigi Di Maio tra le righe della sua ultima richiesta al leader del Carroccio di votare a favore del taglio dei parlamentari prima di andare al voto, poi un altro nome di spicco dei pentastellati, Carlo Sibilia, ha affondato la lama facendo un esplicito riferimento al rapporto tra il ministro dell’interno e Silvio Berlusconi. Le accuse vengono rispedite al mittente, dunque, con quel rimando alle alleanze passate.

«Non siamo stati il governo del no. Abbiamo realizzato tante cose previste nel contratto – ha dichiarato il sottosegretario pentastellato al ministero degli Interni -. Tutte le accuse mosse contro di noi sono il pretesto per interessi particolari. Più berlusconiani che italiani. Interessi che sfuggono al nostro modo di fare politica». Il riferimento è al taglio dei Parlamentari, che dovrebbe essere votato in Aula a metà settembre. Secondo le accuse del Movimento 5 Stelle, che sta replicando in blocco alla Lega, ci sarebbe – infatti – lo zampino di Silvio Berlusconi dietro alla crisi di governo.

Carlo Sibilia accusa Salvini di avere interessi berlusconiani

Lo aveva detto già questa mattina Luigi Di Maio nel suo post Facebook in cui, dopo essersi detto rammaricato per la frattura ormai insanabile con l’ex alleato di governo, aveva fatto un esplicito riferimento allo zampino di Silvio Berlusconi. «Salvini, non è così difficile! Vinci la paura, supera le pressioni di Berlusconi e dei tuoi alleati. Fai un atto di coraggio, se il coraggio di cambiare ce l’hai veramente. E poi decideranno gli italiani con il loro voto».

Il governo balnerare

Il fronte comune del Movimento 5 Stelle prosegue anche sulle polemiche da governo balneare: «Noi qui abbiamo continuato a lavorare. Non ci fermiamo – ha proseguito Carlo Sibilia -. Non ci siamo mai fermati in questo anno. Faccio questa diretta dal Ministero dell’interno che ha lavorato a pieno regime per tutti i cittadini. Nessuno di noi era in spiaggia, come sottolineato dal Presidente Conte. Ed è lui che voglio ringraziare per aver difeso il nostro operato». Il dubbio che resta è il seguente: come sarebbe stato possibile andare avanti con tutto questo rancore a doppio senso? Le sorti, quindi, erano già conosciute nei cuori dei protagonisti.

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

Share this article