Fabio Caressa ha fatto indiavolare i tifosi del Milan | VIDEO

08/04/2019 di Enzo Boldi

Continuano le polemiche dopo l’arbitraggio di Michael Fabbri in Juventus-Milan di sabato pomeriggio. Dopo quanto scritto da Mario Sconcerti domenica mattina, a infiammare il clima già caldissimo nel post-partita ci ha pensato Fabio Caressa nella sua trasmissione. Durante il programma, il giornalista ha detto che testare l”arbitro 35enne della sezione di Ravenna in una partita in cui i padroni di casa avevano un vantaggio netto sugli inseguitori è stato meglio rispetto al rinvio di questo ‘esperimento’ quando il campionato sarà più combattuto.

«Stanno cercando di non affidarsi sempre agli stessi arbitri. Alcuni sono arrivati e rischi di trovarti con un buco generazionale. Meglio far provare Fabbri in uno Juve-Milan, adesso con la Juve a 20 punti di vantaggio, che l’anno prossimo che magari si gioca qualcosa più importante». Parole che hanno scatenato le ire social dei tifosi del Milan che se la prendono con Caressa per il mancato rispetto nei confronti dei rossoneri, ancora in corsa per un posto nella prossima Champions League.

I tifosi del Milan contro Fabio Caressa

Molti di loro, infatti, hanno aspramente criticato – per usare un eufemismo – le parole del giornalista di Sky Sport che si è dimenticato un dettaglio: la Serie A non è fatta solamente di lotta per lo Scudetto, ma dietro a chi vince – e da otto anni a questa parte il nome è sempre lo stesso – c’è una lotta per i cosiddetti piazzamenti che, magari, non entreranno negli annali del calcio, ma danno soldi e onore. Soprattutto l’aspetto economico – oltre al brivido che la musichetta della Champions League provoca in ogni tifoso – è fondamentale e un errore arbitrale può cambiare le sorti di una stagione, o di almeno un paio di anni di un club. È pur vero che a volte si è incudine e a volte martello, parlando di errori arbitrali, ma dare peso solamente ai «20 punti in più della Juventus» sembra essere offensivo nei confronti di tutte le altre 19 squadre.

 

(foto di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

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