Carabiniere ucciso, la chat su Whatsapp in cui gli americani dicono a Brugiatelli «devi venire da solo»

Emergono sempre più dettagli in merito alle indagini sull’uccisione del carabiniere Mario Cercellio Rega. L’uomo era stato accoltellato 11 volte da uno dei ragazzi americani coinvolti, Finnegan Lee Elder, Gabriel Natale Hjort, ed è morto dissanguato durante una operazione di recupero dello zaino di Sergio Brugiatelli che aveva incontrato i due giovani americani poco prima per aiutarli a comprare della droga. Ora emerge che anche il collega di Rega, Varriale, era disarmato, così come la vittima.

Carabiniere ucciso, la chat su Whatsapp in cui gli americani dicono a Brugiatelli «devi venire da solo»

Una delle prime rivelazioni in esclusiva arriva da Il Corriere della Sera, che ha pubblicato la chat di Whatsapp tra Gabriel Natale Hjort e Sergio Brugiatelli. la conversazione si colloca nella linea temporale dei tragici eventi, nel momento in cui Brugiatelli cerca di incontrare i due giovani americani per farsi restituire il suo zaino. La borsa gli era stata sottratta dai due ragazzi dopo che questi si erano accorti che la droga che gli era stata venduta dai nordafricani con cui li aveva messi in contatto Brugiatelli era in realtà tachipirina. La conversazione ruota intorno all’individuazione del punto di incontro. «Ti ho detto a incontrarmi a Unicredit» dice Natale, ma Brugiatelli continua a non capire l’indirizzo preciso e a chiedere indicazioni più precise. Fino a quando Natale incalza: «Stai ancora con tuo amico, ti ho detto che devi rivenire da solo». Brugiatelli assicura che si presenterà all’appuntamento da solo, che «l’amico mio è più di Trastevere» e lo rassicura che «io vengo da solo, io vengo da solo non ti preoccupà, però mi devi dire la banca, almeno la banca». A quel punto Natale dà l’indirizzo preciso: « Unicredit via Giuseppe Gioacchino Belli».

Nuovi dettagli: Rega e Varriale disarmati anche se in regolare turno di pattuglia

A pubblicare altre notizie è invece Repubblica, che riporta come la versione dei carabinieri contenuta nelle nuova carte spazzi via molti dei dubbi sollevati in questi mesi. Innanzitutto che il Mario Cercellio Rega era in regolare servizio: l’ordine infatti era di fare lavoro di «pattuglia per prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti». Un turno notturno di sei ore che spiega perché i due militari fossero in zona e in abiti civili. In secondo luogo è emerso che Andrea Varriale, il collega che era con lui, era anch’egli disarmato. Eppure Varriale aveva detto, in una delle sue ricostruzioni, che aveva con sé l’arma pur essendo in abiti civili, ma ha quindi ritrattato. Eppure è obbligatorio per i Carabinieri essere armati anche quando compiono operazioni “in borghese”

 

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