Chi sono tutti i capigruppo di Camera e Senato della XVIII legislatura

In queste ore, i partiti e i gruppi parlamentari eletti dopo il voto del 4 marzo 2018 hanno scelto i nomi  dei loro capigruppo Camera Senato. Con l’elezione dei presidenti Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, infatti, la legislatura XVIII è ufficialmente iniziata e i lavori delle due camere hanno bisogno di queste figure fondamentali per poter entrare a regime.

LEGGI ANCHE > Lo statuto della discordia, i 5 Stelle discutono sulle norme al gruppo di Senato e Camera

Il ruolo dei capigruppo è necessario al meccanismo previsto dai regolamenti parlamentari. La conferenza dei capigruppo, presieduta dai presidenti di Camera e Senato, infatti ha il compito di organizzare e approvare il calendario dei lavori, tenendo conto delle priorità indicate dal governo, delle proposte avanzate dai gruppi parlamentari e dai singoli parlamentari. Il calendario, se adottato all’unanimità dalla conferenza dei Capigruppo, è immutabile. In caso contrario, sulle proposte di modifica, decide l’Assemblea.

CAPIGRUPPO CAMERA SENATO M5S

I vari partiti, dopo diverse riunioni interne, hanno trovato la quadra per l’indicazione dei propri capigruppo. I primi a indicare i due nominativi per Camera e Senato sono stati i parlamentari del Movimento 5 Stelle che in queste ore hanno ratificato una decisione presa proprio all’indomani del voto del 4 marzo 2018. Danilo Toninelli sarà incaricato di gestire il gruppo al Senato, mentre Giulia Grillo presiederà quello alla Camera. Entrambi, verranno sostituiti tra un anno e mezzo (e non più ogni sei mesi come nella passata legislatura), come prevede lo statuto interno ai gruppi del Movimento 5 Stelle.

CAPIGRUPPO CAMERA SENATO, PD

Il Partito Democratico ha indicato per acclamazione come capogruppo alla Camera Graziano Delrio. L’ex sindaco di Reggio Emilia, da sempre vicinissimo alle posizioni dell’ex premier Matteo Renzi, ha ottenuto in queste ore le congratulazioni dei suoi colleghi di partito. Per il ruolo di capogruppo al Senato, invece, sembra essere molto vicina la nomina di Andrea Marcucci, ex esponente del Partito Liberale Italiano (del cui gruppo fu vicepresidente alla Camera fino al 1994), in Parlamento durante la IX, la XVI e la XVII legislatura.

CAPIGRUPPO CAMERA SENATO, FORZA ITALIA

Nomine tutte al femminile per Forza Italia: Silvio Berlusconi, padre nobile del partito, ha dato mandato ai suoi fedelissimi di votare all’unanimità per Maria Stella Gelmini (ex ministro dell’Istruzione) alla Camera e per Anna Maria Bernini al Senato, la cui nomina è stata approvata all’unanimità per alzata di mano dai senatori azzurri. Nei gruppi di Forza Italia sono confluiti anche i parlamentari della «quarta gamba» della coalizione di centro-destra, costituita dal movimento Noi per l’Italia.

CAPIGRUPPO CAMERA SENATO, LEGA

Giancarlo Giorgetti, il braccio destro di Matteo Salvini, è stato eletto capogruppo della Lega alla Camera: il suo nome, nei giorni scorsi, era stato speso anche come possibile presidente dell’Assemblea, prima che le carte si rimescolassero completamente. Tuttavia Giorgetti, da sempre considerato l’uomo-collante della Lega, avrà il compito importante di monitorare i deputati del proprio gruppo nel difficile momento della formazione del nuovo governo. Al Senato, invece, la Lega ha optato per Gianmarco Centinaio, già capogruppo nella passata legislatura.

CAPIGRUPPO CAMERA SENATO (PROVVISORI) PER FRATELLI D’ITALIA

Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, i capigruppo pro tempore sono al Senato Stefano Bertacco e alla Camera Fabio Rampelli. Mentre, secondo quanto si apprende in una nota del partito, si procederà all’elezione dei capigruppo dopo la composizione degli uffici di presidenza di Palazzo Madama e Montecitorio.

CAPIGRUPPO CAMERA SENATO GRUPPO MISTO

Federico Fornaro di Liberi e Uguali è stato eletto presidente del gruppo misto alla Camera, mentre Loredana De Petris (sempre di LeU) è stata eletta presidente del gruppo misto al Senato. In questo gruppo, è confluita la maggior parte degli eletti del centrosinistra che non appartengono al Partito Democratico (all’interno di questo gruppo, ad esempio, si è iscritta Emma Bonino).

Ancora da stabilire il capogruppo delle Autonomie al Senato: in questo gruppo parlamentare sono confluiti i senatori eletti tra le fila della Südtiroler Volkspartei, dell’Union Valdôtaine e del Movimento italiani all’estero, oltre all’esponente del PD Giancarlo Bressa eletto in Trentino Alto Adige (è lui il favorito per ricoprire la carica di capogruppo). Nel gruppo Autonomie si sono iscritti anche Giorgio Napolitano e Pierferdinando Casini.

Liberi e Uguali e le altre forze che sono entrate in Parlamento in coalizione con altri partiti non hanno al momento numeri sufficienti per formare un proprio gruppo parlamentare e pertanto sono confluiti nel gruppo misto. Il numero minimo prescritto per formare un gruppo parlamentare, infatti, è di 20 deputati e 10 senatori: i regolamenti prevedono deroghe per i partiti organizzati su tutto il territorio nazionale (ma solo se autorizzati dall’ufficio di presidenza).

(FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI)

Share this article