Calenda: «Renzi non risponde neanche più al telefono. Il Pd è finito»

12/08/2019 di Enzo Boldi

‘Se telefonando io potessi dirti addio. Ti chiamerei’. Matteo Renzi, però, l’addio lo sta dando non rispondendo alle telefonate. Lo ha detto Carlo Calenda ai microfoni di Radio Capital, parlando dell’insanabile scissione all’interno del Partito Democratico dopo l’apertura dell’ex presidente del Consiglio a un governo istituzionale (o di scopo) al Movimento 5 Stelle. L’esperienza del Pd, secondo l’ex ministro dello Sviluppo Economico, si è dunque conclusa per via di questa presa di posizione e atteggiamento che indicano il punto di non ritorno.

«Matteo Renzi ha rilasciato un’intervista (quella al Corriere della Sera di domenica 11 agosto, ndr), facendo non solo zompare in aria il Partito Democratico, ma anche facendolo diventare anche un argomento di conversazione al posto della crisi di governo – ha detto Carlo Calenda nella sua intervista a Radio Capital -. E ha fatto tutto questo senza alzare il telefono e avvisare qualcuno delle sue intenzioni». Nessun avviso, anzi. Dopo le parole delle ultime settimane, in cui l’ex segretario del Pd si era detto contrario a un accordo con il Movimento 5 Stelle, c’è stato questo roboante passo indietro che ha lasciato il Pd in bambola.

Calenda: «Renzi non risponde neanche più alle telefonate»

Il PD, secondo quanto raccontato da Carlo Calenda, si trova spaccato in due. E non si tratta di fazioni interne che possono essere risolte, ma di una sorta di ammutinamento. Da una parte il Partito Democratico (inteso come movimento politico), dall’altra un gruppo parlamentare (che sta riscuotendo sempre maggior successo) che ha puntato la rotta in direzione completamente opposta rispetto alla sua guida fuori dagli scranni.

La fine pietra tombale sul Partito Democratico

«Renzi non si siede con nessuno, non prende la telefonata di nessuno e non discute con nessuno. Questa è la verità – ha proseguito l’ex ministro dello Sviluppo Economico -. E questo aveva detto che avrebbe fatto il senatore semplice e che non avrebbe parlato per due anni. Pensa se parlava». L’ex Presidente del Consiglio ha, dunque, messo la pietra tombale sul Partito Democratico, decretandone la sua morte. Calenda si auspica che anche Zingaretti prenda atto di tutto ciò, andando oltre il Pd e costruendo un nuovo grande progetto.

(foto di copertina: ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

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