Il caso Calenda-Lucarelli e i politici che bloccano i giornalisti sui social
Il leader di Azione, candidato sindaco di Roma, ha bloccato la giornalista de Il Fatto Quotidiano e di TPI su Twitter
14/07/2021 di Redazione
Ciak, Azione. Le critiche sono difficili da digerire sempre, ma lo diventano ancor di più quando ci si trova immersi in una lunga campagna elettorale che punta al Campidoglio. Tra gli attori in campo alle prossimi amministrative capitoline, oltre a Roberto Gualtieri (Centrosinistra), Enrico Michetti (Centrodestra) e Virginia Raggi (MoVimento 5 Stelle) – ma ci sono anche Margherita Corrado, Fabiola Cenciotti, Micaela Quintavalle e Fabrizio Marrazzo -, c’è anche il leader di Azione che nelle ultime ore ha preso una decisione destinata a far discutere: Carlo Calenda blocca Selvaggia Lucarelli su Twitter.
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Ad annunciare quanto accaduto sui social è la stessa giornalista de Il Fatto Quotidiano e di TPI su Twitter: «Prevedo un luminoso futuro per un candidato sindaco che blocca perché lo critichi educatamente. È davvero pronto, ha la tempra per diventare il colpevole di tutto quello che succede dentro e fuori il raccordo, sì sì». Parole a cui allega anche lo screenshot di Carlo Calenda blocca Selvaggia Lucarelli su Twitter.
Calenda blocca Selvaggia Lucarelli su Twitter
Che il leader di Azione sia un politico “fumantino” è cosa nota. Il suo carattere è noto a molti e lui non lo ha mai nascosto nei suoi post social (anche nelle risposte) e in alcune interviste. Ma oggi, bloccando (lui o il suo Social media manager) Selvaggia Lucarelli, rischia di dar vita a un vespaio di polemiche. La giornalista negli ultimi giorni lo ha spesso criticato sui social.
Quello di Calenda è un messaggio sbagliatissimo da dare a un cittadino. Primo perché se sei educato a buttare la carta nel cestino, non butterai la carta per terra se non trovi un cestino. Secondo perchè racconta una falsità. A Tokyo, pulitissima, non esistono cestini. pic.twitter.com/gYPq9ZrRH6
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) July 11, 2021
Attendiamo il tweet di calenda che dice: se avesse tolto i semafori non sarebbe successo.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) July 12, 2021
Trovo adorabili i Calenda, Renzi &co che “non cediamo a compromessi” manco quando si parla del colore delle tende nel condominio, ma poi chiedono di sedersi al tavolo delle trattative con chi definisce Orban o Duda “amico” e “portatori di valori”.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) July 7, 2021
Poi, nel recente passato, ha scritto un articolo in cui definiva il leader di Azione “Cringe“. Un pezzo che provocò un altro botta e risposta sui social.
Profondo. Soprattutto nel passaggio sugli abitanti delle periferie come i Maori. E meno male che voi sareste quelli non elitari e di sinistra. Poi dici perché la destra stravince fuori dalla ZTL. I compagni Franco Maria e Selvaggia. Fa ridere già così. https://t.co/tKEgpyjPna
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) April 18, 2021
Insomma, Selvaggia Lucarelli non ha stima per il politico Calenda. Ma è giusto arrivare al blocco social per evitare critiche? E, soprattutto, bloccare una persona su Twitter non può fermare critiche. Giuste o sbagliate che siano.