Il calcolatore del reddito di cittadinanza che è un servizio a pagamento (e usa il logo di Grillo e dell’Inps)
10/10/2018 di Redazione
Gira su diversi siti (e testate) un Google Ad che invita il lettore a inserire i propri dati per capire se merita o meno il reddito di cittadinanza. La pubblicità riporta il logo dei meetup M5S e le figure di Salvini o Di Maio. In realtà porta a un servizio di abbonamento sul proprio smartphone. Ecco cosa ha scoperto David Puente:
La pagina Facebook “News dal Web” (https://t.co/mXqAZUK7dp) condivide un link ad un presunto calcolatore del reddito di cittadinanza prendendo come “testimonial” e autore del tool il Ministro dell’Interno Matteo Salvini (https://t.co/Kb2YcRkOUH). pic.twitter.com/XGIWlz6u5S
— David Puente (@DavidPuente) 3 ottobre 2018
Attenzione però, perché nelle scritte in alto (piccole) leggete “Servizio Musikdate: news e video dal web in abbonamento”. Nel link “termini e condizioni” si parla di un abbonamento pari a 7 euro a settimana (https://t.co/4wmlJanBJp). pic.twitter.com/x0B0KzLeZP
— David Puente (@DavidPuente) 3 ottobre 2018
Altra curiosità, nella homepage del “test” c’è la vignetta di @beppe_grillo ad opera di @theHand71 con la scritta “MusiKdate”. Sono a conoscenza di questo uso? pic.twitter.com/7MBUuOhfWA
— David Puente (@DavidPuente) 3 ottobre 2018
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Se si va avanti con il test (a proposito, non cliccate sui link in questione) si avvierà sul proprio cellulare MUSIKDATE. Cosa è? Lo spiegano loro stessi sul sito:
Un SERVIZIO IN ABBONAMENTO multitematico RISERVATO AI MAGGIORENNI per clienti Tim, Vodafone, Wind al COSTO di max 7 EURO A SETTIMANA e clienti 3 al COSTO di max 6 EURO A SETTIMANA. L’addebito settimanale sarà effettuato in un’unica soluzione. In caso di mancata disponibilità del credito residuo, l’addebito potrà essere effettuato in quote, all’interno del periodo di abbonamento, fino al raggiungimento del costo complessivo del servizio.
Puente si chiede, giustamente, se il vignettista “The Hand” e chi gestisce l’immagine di Beppe Grillo sono a conoscenza dell’uso della vignetta con quel logo. E sopratutto se il Movimento 5 stelle è a conoscenza della attività.
Altro dettaglio non da poco. L’Inps è stata allertata dal debunker sull’uso improprio del suo simbolo. Il logo Inps, utilizzato sul banner, è stato rimosso.
Noto che hanno rimosso il logo dell’@INPS_it che, ricordiamo, aveva risposto alla mia segnalazione https://t.co/25lJE9wFz7
— David Puente (@DavidPuente) 10 ottobre 2018
Anche il direttore Peter Gomez ha rilevato lo stesso problema sul Fatto Quotidiano. Ovviamente trattandosi di Google Ads non è responsabilità della testata e della sua concessionaria. Gomez ha comunque garantito che lavorerà con i tecnici del sito per evitare questa tipologia di banner.
Ora chiedo ai tecnici mi pare una pubblicità in automatico da bloccare immediatamente
— Peter Gomez (@petergomezblog) 10 ottobre 2018