Torna a calare la produzione industriale: siamo -1.5% rispetto all’anno scorso

Non ci sono buone notizie per la nostra produzione industriale. Nonostante le misure studiate dal Governo per rilanciare i consumi, gli indici fanno registrare un netto calo. Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat infatti, la produzione industriale ad aprile scende dello 0,7% su base mensile e dell’1,5% su base annua (ciè rispetto ad aprile 2018).

Una frenata innescata sicuramente da una congiuntura economica non positiva che interessa tutta l’eurozona, ma che rappresenta una vera e propria doccia fredda per tutto il Governo, anche se nella media del trimestre febbraio-aprile, riferisce ancora l’Istat, permane una variazione positiva (+0,7%) rispetto al trimestre precedente. Si registrano però cali strutturali di comparti molto importanti come quello automobilistico: in questo settore la contrazione è addirittura del -17,1% su base annua. 

Una frenata che avrà effetti sul Pil: le reazioni politiche

«Dopo il calo di marzo, la produzione continua a scendere. Iniziamo il secondo trimestre nel peggiore dei modi. Un dato che avrà effetti sul Pil e sulle previsioni di crescita del Governo, alzando il rischio di una manovra correttiva» afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Reazioni analoghe che si registrano anche nelle parole del presidente di Federconsumatori: «Di fronte a questo scenario di forte inquietudine il Governo è chiamato alla responsabilità: è fondamentale avviare le misure necessarie alla crescita, abbandonando l’incosciente politica volta solo a conquistare consenso che sta portando il Paese alla deriva – afferma Emilio Viafora -. È indispensabile, come sosteniamo da tempo, avviare un piano straordinario per il lavoro e per la crescita, capace di dare nuovo impulso allo sviluppo e determinare una ripresa del potere di acquisto e della domanda interna»


E il dato scalda anche le opposizioni con Zingaretti che va all’attacco con un accorato post Facebook:  «Solo il settore dell’auto perde il 17,1% della produzione in un anno. Sempre più aziende entrano in crisi, sempre più lavoratori sono a rischio. Voltiamo pagina».

Share this article