La storia della donna cacciata dalla piscina comunale perché indossava il burkini

10/07/2018 di Redazione

Costretta a uscire dalla piscina perché indossava il burkini. La denuncia arriva dalla consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato che, sabato scorso, ha assistito in diretta al fatto. Del caso, emerso in consiglio comunale di Firenze, ne parla il Corriere Fiorentino.

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Dalla piscina comunale smentiscono la consigliera Amato.  «Quella donna – spiegano alla testata toscana – non aveva affatto un burkini, che noi conosciamo bene visto che ne vediamo continuamente, ma un normale vestito di cotone che per motivi igienici non è possibile usare per fare il bagno. Quell’indumento, oltretutto, quando si impregna di acqua diventa pesante, dunque per motivi di sicurezza non possiamo autorizzare l’accesso alle vasche». Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore allo Sport Andrea Vannucci. «Alla Costoli — spiega sempre al Corriere — c’è un regolamento molto chiaro che prevede l’accesso a chi indossa un costume da bagno. È vietato però andare in acqua con indumenti se non autorizzati. Questo ha fatto sì che negli anni tante donne abbiano potuto fare il bagno indossando il burkini, e mai nessuna è stata cacciata. Sulla vicenda specifica chiederò un rapporto all’ufficio competente che però mi ha assicurato che sabato non sarebbe stato commessa alcuna violazione né tantomeno una discriminazione».

(Credit Image: © Nancy Kaszerman via ZUMA Wire)

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