Nel giorno dell’addio di Buffon alla Juve, il Parma festeggia il ritorno in A

19/05/2018 di Redazione

Mentre Gigi Buffon si prepara a dare il suo addio alla Juventus, a Parma nello stesso giorno si festeggia per l’incredibile ritorno in serie A.

Il portiere bianconero ha militato nella squadra emiliana per 6 anni e avrà sicuramente provato un sentimento di gioia per il suo vecchio popolo.

Con il Parma Buffon ha vinto una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa, unico trofeo internazionale a livello di club.

La promozione dei parmensi è già storica in quanto si tratta della terza promozione di fila dalle serie D, unica squadra a riuscirci in Italia.

La giornata di venerdì 19 maggio in serie B non poteva essere più pazza. Il Frosinone, il grande favorito alla promozione diretta, è stato bloccato sul 2-2 in casa dal Foggia lasciando la festa al Parma.

Tornando a Buffon, alle 15 inizierà l’ultima partita di un’incredibile carriera alla Juve durata 17 anni e fatta di 26 trofei. Il portiere ha voluto scrivere una lettera ai suoi colori e ai tanti tifosi juventini:

“6111. Seimilacentoundici giorni. Seimilacentoundici attimi di pura passione. Di gioia, di pianti, di sconfitte e di vittorie. Grazie. Grazie ad ognuno di voi. Perché ognuno di voi ha contribuito a rendere speciale ogni istante della mia vita in bianconero. Una vita che è diventata una seconda pelle. Una pelle che ho indossato, amato e rispettato. E che ho custodito e protetto con tutto me stesso. Con tutti i miei limiti, ma anche con tutta la passione che mi ha sempre accompagnato. Con domani si conclude un percorso. Termina un libro che abbiamo scritto insieme. L’emozione è tanta. Troppa. Comincerà inevitabilmente un percorso nuovo. Un libro nuovo. Deve cominciare. Per la Juventus che rimarrà oltre qualunque calciatore, sempre! E che continuerà a scrivere altre pagine importanti del suo libro che io penso e immagino infinito. Perché il suo è un dna unico ed ineguagliabile. Irripetibile e magnifico. La Juve è una famiglia. La mia famiglia. E io non smetterò mai di amarla, ringraziarla e chiamarla “casa”. Perché mi ha dato tanto. Tutto. Sicuramente molto più di quanto io non abbia fatto nei suoi confronti.Comincerà inevitabilmente un percorso nuovo.
Un libro nuovo. Deve cominciare. Per me che imparerò a guardare il futuro con occhi diversi.
Che inizierò a raccogliere le nuove sfide che la vita mi proporrà con la curiosità di chi non vuole smettere di sentirsi “in gioco”. E che sentirò il sano timore di chi di sfide ne ha vissute tante, a volte vinte, molte altre perse, ma che è consapevole che ognuna di esse è diversa dalla precedente. E pertanto più difficile. Sono arrivato allo stadio in bicicletta. Ero tanto giovane.
E domani vorrei metaforicamente allontanarmi a piedi per poter assaporare ogni istante, sentire la fatica del distacco. E la gioia dei saluti. Per emozionarmi. E per capire che mai sarò lontano da quel posto che chiamerò “casa”. Per sempre! E per poter salutare i compagni e gli amici che mai smetterò di chiamare FRATELLI. Fino alla fine! Per sempre vostro,
Gianluigi Buffon”.

(Foto credits: Ansa)

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