La (solita) bufala della scuola che nega la recita di Natale (rilanciata anche da Salvini)

20/11/2018 di Redazione

Puntuale come i pandori e i panettoni sugli scaffali dei supermercati, anche nel 2018 è cominciata a circolare sui social network la notizia bufala di una scuola che nega agli alunni la recita di Natale per rispetto dei musulmani. La fake news, rilanciata anche da testate giornalistiche nazionali e perfino dal vicepremier Matteo Salvini, stavolta ha interessato un’istituto di Terni, con la preside costretta ad intervenire per una smentita. La vicenda è stata ricostruita nei dettagli dal sito Valigia Blu.

La bufala della recita di Natale negata a scuola

Tutto è cominciato, sabato scorso, da un post pubblicato su Facebook da Valeria Alessandrini, leghista e assessore alla Scuola del Comune di Terni. «No alla recita natalizia perché disturba le diverse culture religiose presenti nell’istituto. Questa la decisione di una dirigente scolastica di Terni che ha vietato lo svolgimento di una iniziativa natalizia legata alla messa in scena di quadri viventi con protagonisti bambini e a tema la nascita di Gesù», ha scritto. E dopo frasi come: «Rispettare chi professa altre religioni non significa dover rinunciare per forza a riconoscere le nostre radici», e «Spero venga consentito a bambini e ragazzi dell’istituto di vivere e condividere con i compagni e i propri genitori i momenti più belli, intensi e significativi del Natale».

Il post di Salvini

L’allarme dell’assessore è stato prontamente rilanciato dalle testate locali, come Terni Today, Umbria 24 e il Corriere dell’Umbria e poi ripreso anche dai giornali nazionali, come Il Giornale, Libero, il Messaggero. In poche ore, come facilmente prevedibile tra l’altro, l’appello della leghista contro il presunto stop alla recita è stato condiviso anche ai piani alti della politica. «Si avvicina il Natale – è il messaggio spuntato sulla pagina Facebook del ministro dell’Interno Matteo Salvinie spuntano di nuovo ‘dirigenti scolastici’ che vogliono impedire le recite ai bambini. Solo a me sembra una emerita idiozia? Non si tratta solo di religione, ma di storia, radici, cultura. Viva le nostre tradizioni, io non mollo! Diffondiamo!».

 

recita di natale
(Immagine: screenshot dalla pagina Facebook di Matteo Salvini)

 

La smentita

È servita la replica della preside, Elisabetta Mascio, per chiarire che in realtà all’istituto Anita Garibaldi non era stata vietata alcuna recita. «L’idea di realizzare nella nostra scuola un presepe vivente era solo un’ipotesi, neanche formulata più di tanto, dunque il fatto è insussistente». Per la dirigente utilizzare «il termine ‘vietare’ è assolutamente inappropriato». Anzi, ha detto ancora, la scuola è «un esempio di tolleranza, rispetto e integrazione: in tutte le scuole della nostra direzione vengono fatti presepi e canti natalizi, dunque il rispetto è totale per tutte le sensibilità, anche religiose. Ma senza superare certi limiti e seguendo la regole base imposte dal principio di laicità della scuola».

La preside ha sottolineato nei giorni precedenti l’istituto aveva anche ospitato la visita del vescovo, come anche documentato sul sito della direzione di didattica e riportato dalla diocesi di Terni.

(Foto di copertina da archivio Ansa: un gruppo di allievi di scuola elementare durante la visita di un ministro a Milano, settembre 2014. Credit immagine: ANSA / DANIELE MASCOLO)

Share this article