“Mio figlio resta a casa” – Tranquilli, nessuno verrà a prelevare i vostri figli
Una delle bufale più virali del momento, condivisa addirittura da alcuni insegnanti. A cura della redazione di "Adotta anche tu un analfabeta funzionale"
18/08/2020 di Analfabeti Funzionali
L’imminente avvio del nuovo anno scolastico si annuncia pregno di ostacoli, difficoltà tecniche, sanitarie, logistiche e di preoccupazioni in generale. Oltre a tutti i problemi che possiamo immaginare, il timore è che a complicare le cose ci si mettano pure alcuni genitori, soggiogati dalle numerose fake news che circolano in rete. Essere preoccupati e apprensivi verso i propri figli è qualcosa di assolutamente normale, ma in questo momento delicato c’è il rischio di cadere nella trappola dei bufalari di professione, magari in perfetta buona fede. Eccovi lo screen e il testo di un post che sta letteralmente spopolando sul web, condiviso da migliaia di persone, talvolta anche da insegnanti (sigh).
Perché è stupido condividere questo post?
Condividere un post sul proprio profilo social, magari pure sgrammaticato e con le faccine arrabbiate, non ha alcun valore giuridico. Anche un perfetto analfabeta in Diritto (come chi vi scrive) dovrebbe facilmente intuirlo. Questo vale per questo post nello specifico, come per tutte le altre catene simili che da anni siamo abituati a vedere scorrere nelle nostre home. Qualcuno sostiene che, affinché certi post abbiano valore, non vadano condivisi ma copiati e incollati. No, non cambia nulla.
Qual è l’origine di questa bufala?
Come riportato da Bufale.net, la bufala nasce da una presunta normativa che circolava in rete, relativa alle disposizioni nel caso in cui un alunno manifestasse sintomi riconducibili al Covid. Diciamo “presunta” perché, come riportato da Bufale.net, era scritta in modo sgrammaticato, per cui il sospetto è che si trattasse a sua volta di una bufala.
Nel testo ufficiale del Protocollo d’intesa per l’avvio dell’anno scolastico, pubblicato nel sito del Ministero dell’istruzione possiamo trovare le corrette disposizioni relative alla gestione di una persona sintomatica all’interno dell’istituto scolastico:
Nessun complotto, nessun “rapimento”. Se vostro figlio dovesse malauguratamente manifestare dei sintomi, verrete tempestivamente avvisati e farà ritorno a casa quanto prima.