L’esercito non riparerà le buche di Roma

18/12/2018 di Redazione

In molti l’avevano salutata come l’unica soluzione per mettere riparo a una vera e propria emergenza. Le buche di Roma, a quanto pare, non verranno asfaltate dall’esercito. Il governo Lega-M5S aveva provato a inserire questa misura all’interno della manovra di bilancio, ma l’emendamento che prevedeva questa situazione – in modo particolare l’1.2827 – è stato bocciato in Commissione al Senato.

Buche Roma, bocciato l’emendamento per farle riparare ai militari

Il progetto consisteva nel far appianare le voragini che perforano come una grande forma di groviera le strade della Capitale dai soldati dell’esercito (per quanto riguarda la manovalanza e la successiva manutenzione), con il supporto del Genio militare (dal punto di vista della logistica e della tecnica). L’emendamento è stato considerato inammissibile.

Del provvedimento si erano fortemente lamentati i vertici dell’esercito e i vari rappresentanti dei militari nelle sedi di concertazione. Luca Marco Comellini – segretario generale del sindacato militari – aveva parlato espressamente di un tentativo «di snaturare la funzione militare». Le sue dichiarazioni sono molto forti: «L’Esercito difende gli italiani e gli interessi dell’Italia – ha affermato Comellini -: per questo motivo un ragazzo o una ragazza decidono volontariamente di fare il militare; altrimenti, leviamogli pure le stellette sulla divisa e trasformiamoli in tanti operai che riparano le strade, ripuliscono i muri e ridipingono le facciate dei palazzi».

Tuttavia, il governo è al lavoro per provare a riformulare l’emendamento in modo tale da andare avanti su questa linea. Intanto, Lega e Movimento 5 Stelle incassano una proposta che sa molto di sfida aperta da parte del sindacato dei militari: «Vadano i parlamentari a riempire le buche di Roma».

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