Perché stanno accusando Bruno Vespa di aver fatto un’intervista sessista e come ha risposto il giornalista

18/09/2019 di Redazione

Quando Bruno Vespa, nel corso dell’intervista a Lucia Panigalli, ha parlato dell’uomo che è stato prima condannato per il tentato omicidio della donna con cui aveva avuto una relazione discontinua, poi è uscito dal carcere per buona condotta e infine è stato assolto dall’accusa di aver commissionato a una terza persona l’assassinio della stessa, ha allargato le braccia e ha pronunciato una frase: «Per la giustizia è innocente».

Bruno Vespa e l’intervista a Lucia Panigalli

La reazione di diversi utenti dei social network e rappresentanti del mondo delle istituzioni è stata repentina. Tra le tante voci, quella di Beatrice Brignone, segretaria di Possibile: «Bruno Vespa ha offeso profondamente quella donna, a cui voglio trasmettere tutta la mia vicinanza e solidarietà – ha scritto sui social network -. Ma insieme a lei ha offeso le donne vittime di violenze e tutte le donne che vivono in un paese misogino, sessista e patriarcale, di cui Vespa si fa portavoce e modello. Non è tollerabile accettare da parte del servizio pubblico atteggiamenti così gravi».

Sono stati diversi i passaggi contestati a Bruno Vespa. Quando Lucia Panigalli ha raccontato dell’aggressione subita, nel corso della quale ha rischiato di perdere la vita, il giornalista ha candidamente dichiarato: «Però, se avesse voluto ucciderla, lo avrebbe fatto». Quando poi si è parlato dell’assoluzione dell’uomo per il presunto tentativo di corrompere un suo compagno di cella per uccidere la donna, Bruno Vespa ha sottolineato che la fattispecie «esiste ma non è un reato!» – pronunciando questa frase anche con un sorriso. Nel corso di tutta la giornata, sui social network, Vespa è stato accusato di sessismo.

La difesa di Bruno Vespa

Nella serata del 18 settembre, tuttavia, è arrivata la replica: «È gravissimo – afferma in una nota – che si voglia estrapolare una frase da un dialogo complessivo di grande solidarietà e rispetto e la risposta migliore a queste calunnie sono i ringraziamenti che abbiamo ricevuto dalla signora e dal suo avvocato». Il giornalista, insomma, ha rispedito le accuse al mittente, sottolineando anche che la donna è stata invitata in trasmissione proprio per dar voce a un caso clamoroso e ancora controverso.

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