Brugnaro: «Basta grandi navi nel canale della Giudecca a Venezia, l’ho già detto a Toninelli»

02/06/2019 di Redazione

Luigi Brugnaro è stato categorico quest’oggi, davanti ai giornalisti che gli hanno fatto delle domande su quanto accaduto questa mattina a Venezia, dopo la collisione della MSC Crociere e il battello turistico ormeggiato all’imbarcadero San Basilio, nel canale della Giudecca. Il sindaco della città lagunare ha chiarito: «Si tratta dell’ennesima dimostrazione che non è più pensabile che il canale della Giudecca sia attraversato dalle grandi navi: chiediamo l’immediata apertura di Vittorio Emanuele».

Luigi Brugnaro parla dell’incidente di oggi a Venezia

A questo proposito, Luigi Brugnaro ha affermato di aver parlato subito con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, chiedendogli di decidere tempestivamente sul transito alternativo delle navi nel canale di Vittorio Emanuele, più distante dal centro della città lagunare e, soprattutto, da Piazza San Marco.

Il lungo confronto tra Luigi Brugnaro e Danilo Toninelli

«In questo momento stiamo valutando le condizioni delle persone ferite – ha detto Brugnaro – perché le persone vengono prima. Ringrazio allo stesso modo anche le forze dell’ordine che hanno svolto un lavoro molto prezioso nella gestione dell’emergenza. Questi episodi, tuttavia, non si possono più verificare».

Luigi Brugnaro, sindaco di centrodestra della città lagunare, era già stato polemico più volte con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: «Il punto sulle grandi navi non è una scelta del ministro: semplicemente va impedito subito il transito di queste imbarcazioni davanti al centro della città. La cosa ci preoccupa e un po’ ci infastidisce onestamente – aveva affermato qualche settimana fa -. Perché la soluzione c’era, bene o male è la più logica, abbiamo chiesto in tutti i modi, ci bastava pulire il Vittorio Emanuele per non fare più passare le navi. Il ministro ci faceva una bella figura e insieme a lui tutto il governo».

[FOTO dall’intervista del TGR Veneto a Luigi Brugnaro – Twitter]

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