Briatore e l’attacco politico e mediatico alla Sardegna: «Solo discoteche di destra avevano il Covid»

Flavio Briatore torna a parlare del Billionaire dando la sua ricostruzione di quanto accaduto

16/09/2020 di Ilaria Roncone

Un «attacco mediatico orchestrato politicamente» con «il Billionarie strumentalizzato perché conosciuto in tutto il mondo». Questa è l’idea che Flavio Briatore si è fatto di quello che è successo nella sua discoteca, tirando in ballo le discoteche di Toscana e Emilia-Romagna, e parlando di discoteche di destra e discoteche di sinistra. In una lunga intervista rilasciata al Corriere Della Sera Briatore è tornato a parlare della sua malattia, della sua discoteca e della decisione del governo di permettere di ballare e poi non permetterlo più.

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«Se le discoteche non aprivano, dove andavano i ragazzi?»

Briatore sul Billionaire ha detto che i dipendenti stanno bene: «L’80 per cento era asintomatico e il ragazzo con un problema polmonare più grave sta uscendo dalla terapia intensiva». Sul numero di positivi sarebbero stati i giornali ad esagerare: «I positivi, comunque, erano trenta, non 100 o 120 come ho letto. Nel leggere cifre a caso, continuavo a chiedere ai miei manager: quanti sono? E loro: trenta». Al giornalista che chiarisce che sarebbe bastato fare un comunicato in merito l’imprenditore risponde che «sarebbe stato inutile: il caso Sardegna è stato un attacco mediatico orchestrato politicamente e il Billionarie è stato strumentalizzato perché conosciuto in tutto il mondo. Il messaggio era che qui tutti avevano il virus e in Emilia zero: solo le discoteche di destra avevano il Coronavirus, quelle di sinistra no». Briatore ha rincarato la dose dicendo che anche Solinas è stato attaccato «in quanto governatore di destra, usando la Costa Smeralda dove vanno i ricchi e usando Briatore». Sulla possibilità data di ballare: «Dico questo: se le discoteche non aprivano, dove andavano i ragazzi? Si sarebbero sfogati in spiaggia e nelle case con la distanza di un centimetro e mezzo».

L’attacco di Briatore alla sinistra tra discoteche di destra e frecciatine

Arriva poi l’attacco diretto alla sinistra e a specifici personaggi, con l’auspicio che anche in Italia come in Francia si arrivi a ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni. «Abbiamo il Pil in picchiata e, se non riprendiamo a produrre, se non c’è una visione politica a vent’anni, se non si investe su ricerca e sviluppo ma solo sull’assistenzialismo, qualcosa dovremo fare», dice Briatore, aggiungendo però: «Devo vedere i termini, visto l’odio scatenato dal mio ricovero. Hanno parlato pure di “giustizia divina”». Il riferimento è all’assessore bolognese del Pd Mazzanti: «Ai poveracci non bisogna neanche rispondere», ha detto Briatore, «io non auguro una malattia al mio peggior nemico». Su De Luca e la battuta sulla prostatite: «Lui la prostatite ce l’ha più alta che nei polmoni: 50 centimetri più su». A chi gli consiglia di chiedere scusa Briatore risponde «a chi? Perché? Perché dò lavoro? Dovrebbe essere il governo a chiedere scusa a noi imprenditori».

 

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