Anche Briatore conferma il ricovero per prostatite, ma non smentisce l’eventuale positività

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Un breve passaggio al Corriere della Sera prima di essere sottoposto a una flebo

Per qualche minuto, Flavio Briatore riesce a parlare al telefono con la giornalista del Corriere della Sera Candida Morvillo. La conversazione è stata riportata sul quotidiano di via Solferino nella giornata di oggi. Si tratta di un breve passaggio, prima dell’arrivo dei medici e prima che Briatore si scusasse per non poter più rispondere, visto che gli era stata somministrata una flebo.



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Briatore e la prostatite, la telefonata alla giornalista del Corriere

«Ho solo una prostatite forte – ha detto Briatore -: domenica sera sono andato a Milano e mi hanno ricoverato. Intanto che ero qui, ho fatto anche il tampone e non so ancora se sono positivo». Dunque, la versione di Flavio Briatore è la stessa che Daniela Santanchè, una delle sue migliori amiche con cui è anche socio in affari per il Twiga in Versilia, ha illustrato a In Onda nella serata del 25 agosto.



Prostatite sì, positività al coronavirus forse. Il tutto nonostante la nota del Billionaire che confermava il fatto che Briatore si fosse recato a Milano con una leggera febbre e con sintomi di spossatezza. Sulla positività, l’imprenditore trova anche il coraggio di scherzare: «Lasci parlare i giornalisti – spiega a Candida Morvillo -, può darsi anche che sia positivo, con i venti che ci sono in Sardegna».

Briatore minimizza e non conferma né smentisce la positività

Poi, la telefonata si chiude per i motivi illustrati. Proprio sulla domanda relativa alla polmonite: due dottori – di cui uno grande e grosso – gli chiedono di riattaccare. Invierà un messaggio qualche minuto dopo, spiegando di non poter parlare. In ogni caso, viene confermata la notizia – data dalla nota stampa del Billionaire – sul fatto che l’imprenditore sia in buone condizioni.



Ma è ancora mistero sulla prostatite e sulle cause che lo hanno portato al San Raffaele di Milano. La positività al coronavirus viene solo parzialmente confermata e non viene sicuramente smentita. Una sorta di limbo, forse dettato anche dalle posizioni che l’ex manager della Formula Uno ha sempre enunciato sul coronavirus, sulla sua pericolosità e sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Anche in questa circostanza, l’impressione è che si voglia minimizzare.