Brexit: Corbyn ha detto davvero che voterebbe “Leave” a un nuovo referendum?

La notizia rimbalza da una bacheca social all’altra ed è di quelle che manda in fibrillazione molti commentatori e molta sinistra “liberal” nostrana. Incalzato sull’ipotesi di un secondo referendum sul disastro “Brexit” , il leader dei laburisti inglesi, Jeremy Corbyn, avrebbe dichiarato di votare per abbandonare nuovamente l’Unione Europea. Ma è davvero così? In parte.

L’intervista incriminata di Sky, poi ripresa dall’Indipendent e ritwittata da molti politici nostrani è leggermente più complessa di una logica meramente binaria da Leave/Remain.

Il nodo del rapporto con la UE

L”ipotesi, come si è detto, è quella di un nuovo referendum, un nuovo voto popolare che offrirebbe una chiara scelta: confermare la decisione di lasciare l’Europa approvando l’intesa raggiunta dalla May, oppure restare nell’Unione, un’ipotesi prospettata anche da un ex leader storico del Labour come Tony Blair per uscire dall’empasse della Brexit.

Una prospettiva che, dopo le prime ritrosie, ha trovato anche l’intesa di Corbyn. Incalzato durante un intervista se, nel caso di nuovo voto il leader laburista voterebbe di nuovo per il “Leave”, Corbyn ha subordinato questa scelta a dei parametri ben precisi. «Dipende dall’opzione che abbiamo di fronte, da se riusciamo a raggiungere un buon accordo con cui possiamo avere una relazione dinamica con l’Europa» ha sottolineato Corbyn, ribadendo poi le priorità del Labour in questa fase delicata: «Non sono entusiasta per il referendum, lo sarei se riuscissimo a raggiungere un accordo con l’Europa che permetta di garantire le nostre relazioni diplomatiche e commerciali future, proteggere i nostri lavoratori e le nostre industrie e penso che la gente debba avere voce in capitolo in tutto ciò».

In sostanza Corbyn si dichiara favorevole a una Brexit in presenza di un accordo doganale permanente tra Unione Europea e Regno Unito, e non in fase aprioristica. Una posizione discutibile, che certo gli ha già attirato molte polemiche, ma abbastanza diversa da quella di molta destra e dei Tory. L’obiettivo è insomma evitare la Brexit profilata da Theresa May: «Non supportiamo l’accordo di Theresa May, perché vogliamo evitare una Brexit alla cieca che danneggerebbe enormemente la nostra economia» ha aggiunto il segretario del Labour intervistato dal Guardian,

 

 

 

 

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