Cosa sta accadendo a Brescia dopo che il sito del Comune è stato hackerato

A rischio i dati sensibili dei cittadini. Ed è stato chiesto anche un riscatto milionario

16/04/2021 di Enzo Boldi

L’attacco è avvenuto durante la notte tra il 29 e il 30 marzo e ora, dopo due settimane, si è attivata anche la Procura aprendo un’inchiesta dopo quanto successo al sito del Comune di Brescia finito nel mirino degli hacker. Un attacco che sembra provenire dall’estero, con i pirati informatici che hanno anche inviato una richiesta di riscatto: il più classico dei “o pagate, o diffondiamo in rete i dati”. E i dati di cui parlano sono quelli relativi ai cittadini che rischiano di esser messi in vendita (o addirittura pubblicati gratuitamente) nel dark web. Il caso del Comune di Brescia sito hackerato rappresenta un grave problema visto che, secondo i pareri degli esperti, questo fenomeno non riguarda solamente la città lombarda.

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Come spiega Tom’s Hardware, il sito ufficiale del comune lombardo (e tutti quelli collegati) hanno subito un attacco da un ransomware. La richiesta di riscatto è cresciuta con il passare dei giorni: si era partiti da 26 bitcoin, pari a una cifra che sfiora – al cambio attuale – 1,4 milioni di euro, per arrivare a 55 BTC, pari a quasi 3 milioni di euro. Una cifra enorme, considerando che i sistemi di sicurezza automatizzata dei portali pubblici hanno un costo irrisorio rispetto a quanto richiesto. Insomma, sarebbe stato meglio prevenire invece che curare.

Ma quel che è accaduto – e sta accadendo ancora – ha messo in luce un sistema ricco di bug e falle nella sicurezza. Tutti elementi che mettono a rischio i dati sensibili dei cittadini, messi alla mercé del dar web da scaltri hacker. Lo ha spiegato a Il Corriere della Sera Giampaolo Dedola, Senior Security Researcher del GReAT Team di Kaspersky (azienda che da anni si occupa di sicurezza informatica in tutte le sue sfaccettature): negli ultimi giorni, infatti, sono stati portati avanti attacchi mirati anche alle infrastrutture legate al Comune di Rho e a quello di Caselle Torinese.

Brescia sito hackerato: chiesto un riscatto milionario

I magistrati hanno aperto un’inchiesta per tentata estorsione e, in questi giorni, proseguono le verifiche. Anche di quel che accade nel dark web. Ma i dati dei cittadini sono a Rischio? «Presto per dirlo – ha spiegato Dedola al Corriere della Sere -. Il gruppo DoppelPaymer ha pubblicato sul proprio sito nel dark web, raggiungibile tramite Tor quattro file scaricabili». Quei file potrebbero essere venduti o pubblicati integralmente nei prossimi giorni. Anche perché il comune di Brescia non potrà pagare il riscatto, perché le amministrazioni pubbliche italiane non possono farlo.

(foto di copertina: esterno palazzo del Comune di Brescia, da Google Maps Street View)

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