I Boy Scout in procedura fallimentare per fronteggiare le cause sugli abusi sessuali

18/02/2020 di Redazione

The Boy Scouts of America rappresenta la più grande componente scoutistica al mondo, una delle più antiche con la sua fondazione nel 1910. Tuttavia, la fondazione che la gestisce si è appellata al Chapter 11 della procedura fallimentare federale americana, aprendo la crisi per fronteggiare le tante accuse di abusi sessuali sui componenti che l’hanno letteralmente travolta in questi anni. I Boy Scouts americani, quindi, hanno deciso di fronteggiare apertamente la situazione, facendo la scelta più logica: dichiarare la loro insolvenza dal punto di vista finanziario e chiedendo, automaticamente, allo Stato del Delaware di riunire in un unico procedimento tutte le accuse ricevute, in modo tale da patteggiare una sola volta.

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Boy Scouts of America: cosa succede ora

In vista di quanto accaduto, la fondazione ha deciso di bloccare tutti i pagamenti nei confronti dei creditori, secondo la norma prevista dal diritto tributario statunitense: chi beneficia del Chapter 11, infatti, viene sottoposto al controllo e alla giurisdizione della corte. Il contraltare per pareggiare in qualche modo il blocco dei pagamenti e anche di alcune tipologie di contratto in essere.

Le cause per abusi sessuali nei confronti di componenti di The Boy Scouts of America vanno ad aggiungersi a una situazione sempre più complessa. Nonostante i suoi 2,2 milioni di membri di età compresa tra i 5 e i 21 anni, l’associazione ha visto perdere la sua influenza e la sua capacità di reclutamento nel corso del tempo. Per questo motivo, aveva deciso di allargare la partecipazione non soltanto alle donne, ma anche ai transgender. Quest’ultima decisione aveva portato al ritiro dei finanziamenti da parte di uno dei più ricchi investitori della fondazione, ovvero la chiesa mormone.

La complicata situazione dei Boy Scouts of America

Le oltre 300 accuse di abusi sessuali e le conseguenti azioni risarcitorie che ci saranno al termine dell’unico procedimento giudiziario non consentiranno il corretto svolgimento delle attività della fondazione, almeno dal punto di vista economico e finanziario. L’amministratore delegato Roger Mosby ha innanzitutto preso coscienza della situazione e ha chiesto scusa alle vittime: negli anni, infatti, il numero potrebbe essere stato di gran lunga superiore rispetto alle 300 cause che adesso diventeranno un unico procedimento in Delaware. In tutti i casi contestati, le cattive condotte di natura sessuale sarebbero state da imputare a dipendenti o volontari dei Boy Scouts of America.

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