Studentessa chiede ai ragazzini di non sparare botti nell’area-cani, picchiata dal papà di uno di loro
31/12/2019 di Redazione
«A Virginia, che da quanto leggo ha semplicemente espresso un principio sacrosanto, va l’abbraccio della Giunta. Ha fatto quello che sentiva giusto fare. Alzare le mani è un fatto indegno. Siamo diventati cattivi all’improvviso?» – Federico Pizzarotti ha scelto il caso della studentessa 26enne aggredita a Parma per aver difeso i cani che passeggiavano nell’area dedicata del giardino pubblico dai botti di fine anno per rivolgere un messaggio alla città in vista del 2020.
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Botti cani, la paradossale e violenta esperienza di Parma
Si tratta di una vicenda paradossale, che ha causato alla giovane studentessa che stava passeggiando con il suo cane in piazzale Lubiana ben 30 giorni di prognosi e la lussazione di una spalla. Virginia ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, che adesso stanno indagando sulla base delle indicazioni che la 26enne ha dato alle forze dell’ordine.
Stando al suo racconto, alcuni ragazzini stavano facendo esplodere alcuni petardi nell’area destinata al transito degli animali domestici. Come è ormai risaputo, l’esplosione dei botti provoca delle reazioni incontrollate nei cani e negli animali in genere. Per questo motivo, la ragazza ha chiesto ai giovani di spostarsi da un’altra parte e di far esplodere i botti di fine anno lontano dai cani.
Il commento di Pizzarotti sulla vicenda della studentessa e dei botti cani
Dopo la fase della lite, è partita quella della rissa vera e propria. I ragazzini, infatti, hanno fatto intervenire un genitore che si trovava nei paraggi, un quarantenne che avrebbe sbattuto la ragazza a un muro, causandole la lussazione della spalla.
«Rispettare l’altro qualunque sia il proprio modo di intendere il mondo – ha commentato così la vicenda il primo cittadino Pizzarotti -. Non abbiamo bisogno di guide o persone illuminate: abbiamo bisogno di riuscire a essere un po’ più solidali l’un con l’altro, ogni giorno di più».