Il boss della Red Bull voleva organizzare un campus per far contrarre il coronavirus ai suoi piloti

31/03/2020 di Redazione

La famosa immunità di gregge, anche se il concetto sembra essere modellato a suo uso e consumo, ha folgorato sulla via di Damasco un’altra personalità molto importante nel mondo dello sport. Helmut Marko è il boss della Red Bull, il team che ha due espressioni in Formula 1 (Red Bull, appunto, e Toro Rosso). La sua incredibile proposta è quella di preparare il proprio team di piloti alla stagione che (forse) prima o poi inizierà facendo contrarre loro proprio in questo periodo il coronavirus. E, in proposito, aveva provato a organizzare un campus in cui i contatti avrebbero potuto favorire la diffusione del contagio.

LEGGI ANCHE > Addio a Charlie Whiting, storico direttore di corsa della Formula Uno

Boss Red Bull vorrebbe far contrarre il coronavirus ai piloti di Formula 1

Le parole sono state pronunciate davanti alle telecamere della televisione austriaca ORF: «La mia idea – ha detto il boss della Red Bull – era di organizzare un camp per riempire questo periodo morto e lavorare dal punto di vista fisico e mentale. Per i piloti sarebbe stata l’occasione ideale per contrarre il coronavirus. In questo modo sarebbero poi stati pronti per quando comincerà l’azione».

Helmut Marko avrebbe voluto contagiare i quattro piloti ufficiali di Red Bull e Toro Rosso, più gli 8-10 piloti del team giovanile, in modo tale da prevenire in questo modo un contagio che sarebbe potuto avvenire comunque tra qualche giorno, più a ridosso magari della stagione di Formula 1 che è già stata rinviata a causa dell’emergenza e che potrebbe continuare a subire rinvii anche per i prossimi mesi. Fortunatamente, la proposta di Helmut Marko è stata bocciata e, quindi, non ci sarà alcun campus della Red Bull in cui i piloti e i membri del team contrarranno questo coronavirus.

Share this article