Caccia ai deputati col bonus, l’Inps: «Niente nomi, c’è la privacy»

Si pensa alla possibilità di convocare ufficialmente il presidente Pasquale Tridico per rivelare le identità dei deputati

11/08/2020 di Marta Colombo

Nonostante il pressing di governo, partiti e cittadini, L’Inps non darà i nomi dei deputati che hanno chiesto il bonus di 600 euro riservato alle partite iva in difficoltà a causa della pandemia di Covid-19.

Secondo quanto è stato confermato nelle ultime ore, sarebbero tre su cinque i deputati ad aver ottenuto il sussidio.

«È vietato dalle norme sulla privacy», afferma l’istituto di previdenza sociale, le cui regole non consentono la diffusione degli elenchi dei beneficiari delle prestazioni dell’Inps. Intanto, si pensa alla possibilità di convocare ufficialmente il presidente Pasquale Tridico per rivelare le identità davanti ad una commissione parlamentare.

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Tre consiglieri di comuni e regioni hanno ammesso di aver preso il bonus

Intanto, hanno «confessato» di aver preso il bonus Jacopo Zannini della lista L’altra Trento a sinistra, Franco Mattiussi, consigliere di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia e Anita Pirovano, della lista progressista a Milano, spiegando di «non vivere di politica».

Anita Pirovano si è autodenunciata in un lungo post su Facebook, in cui ha detto: «Tutto ciò premesso qualcuno – aggiunge ancora – magari anche più lucido e meno incazzato di me, mi spiega perché da lavoratrice (e la politica non è un lavoro per definizione) non avrei dovuto fare richiesta di una misura di sostegno ai lavoratori destinata perché faccio anche politica? Considerato ovviamente che pur lavorando tanto ed essendo componente di un’assemblea elettiva (il che non mi garantisce né un’indennità né banalmente i contributi Inps) ho un reddito annuo dignitoso e nulla di più».

In risposta alla sua confessione si sono esposti anche Zannini e Matiussi.

«Anche io non vivo di sola politica, pago l’affitto ogni mese e per marzo e aprile sono rimasto senza lavoro e ho chiesto come te i 600 euro visto che con i gettoni di presenza non sarei arrivato a fine mese … ed è giusto rivendicarlo», così il consigliere comunale di Trento Zannini con un commento su Facebook ha voluto ringraziare la milanese Pirovano.

Sempre su Facebook, anche il consigliere regionale di Forza Italia in Friuli  e albergatore si è espresso sul bonus, dicendo: «Ho utilizzato quei soldi anche per far quadrare conti che comunque dovevano essere saldati. Perché nonostante tutto fosse fermo, bollette continuavano ad arrivare. Quindi, calma. Sangue freddo e razionalità. Che puntare il dito è fin troppo facile».

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