Bonafede difende Salvini: «Dispiace solo per i poliziotti messi in difficoltà» | VIDEO

31/07/2019 di Enzo Boldi

Prima di ascoltare e leggere le parole di Alfonso Bonafede occorre salire a bordo di una macchina del tempo e pensare alla battaglia social-mediatica che il Movimento 5 Stelle avrebbe fatto se il protagonista della vicenda non fosse stato un personaggio che – volente o nolente – ha in mano le sorti del governo, condividendo la guida con i pentastellati. Immaginiamo articoli sul Blog, post indignati, apertura di vari capitoli giurisprudenziali alla ricerca del reato da rilanciare al popolo dei loro sostenitori. Ora torniamo al presente e capiamo bene la differenza tra il M5S prima e quello post elezioni ‘vinte’.

E le parole del ministro Alfonso Bonafede, ospite martedì sera a In Onda (su La7), sono la conferma di questo cambiamento, confermato ogni giorno di più. «Sinceramente, so che la Questura sta facendo gli accertamenti del caso – ha detto il capo del dicastero di Grazie e Giustizia -. Ho sentito le dichiarazioni del ministro dell’Interno. Mi dispiace perché, secondo me, i poliziotti sono stati messi in difficoltà».

Bonafede non critica Matteo Salvini

In difficoltà da chi? I vari esponenti del Movimento 5 Stelle – esclusi alcuni che, però, non sono più di primo piano (e non ce ne vogliano) -, famosi in passato per lotte dialettiche in occasioni simili a quelle accadute a Milano Marittima (se non per fatti contingenti, ma per polemiche sulla stessa abitudine della casta), ieri sera si sono riscoperti pacati e non hanno voluto, in pratica, dire la loro su quanto accaduto.

Si parla come se si fosse all’opposizione

E solo dopo esser stato più volte pungolato da David Parenzo – che ha chiesto a Bonafede da chi fossero stati messi in difficoltà – il ministro ha detto che il giornalista stava facendo il proprio lavoro. Poi riparte con la solita solfa populista degli italiani preoccupati da altro: su questo ha ragione lui, ma non è più all’opposizione. Il Movimento 5 Stelle guida il Paese da oltre un anno e parlare come se al potere ci fosse qualcun altro è completamente privo di senso.

(foto di copertina: da diretta In Onda, La7 + frame video esclusivo de La Repubblica)

Share this article