Usando un gergo social, potremmo dire che Jair Bolsonaro di è svegliato con un ‘Buongiornissimo kaffé!’ dato che, dopo settimane a minimizzare l’emergenza sanitaria e la pandemia globale provocata dal Coronavirus, si è accorto che il Covid-19 è «la più grande sfida per la nostra generazione». Meglio tardi che mai. La speranza è che ora vengano prese soluzioni anche in Brasile dopo che il numero di contagi ha quasi raggiunto quota 6mila.
LEGGI ANCHE > Bolsonaro dice di non essere preoccupato dal Coronavirus perché lui è stato un atleta |VIDEO
Lo abbiamo visto definire il Coronavirus come un trucchetto mediatico, dire che lui non è spaventato perché ha un passato da atleta e tanti altri discorsi esasperati pur di non ammettere che la situazione sia grave in tutto il mondo e anche nel suo Brasile. Poi il ravvedimento sulla via di Damasco, in una mattina di inizio aprile in cui Bolsonaro ha deciso di dismettere i panni del mistificatore della realtà per raccontare le cose esattamente come stanno: il Covid-19 non può essere sottovalutato.
«Abbiamo una missione: salvare vite, ma senza dimenticare i posti di lavoro – ha detto Jair Bolsonaro in un messaggio alla Nazione -. Da una parte dobbiamo essere prudenti, prendere precauzioni con tutti, in particolare con gli anziani e quanti giù affetti da patologie; dall’altra dobbiamo anche lottare contro la disoccupazione che aumenta rapidamente, soprattutto tra i più poveri». Toni ben diversi, seppur pare immutata la sua considerazione sul fatto che la crisi economica potrebbe provocare più danni del Coronavirus.
Ma ci sarà tempo, vedendo quel che è accaduto e sta accadendo in tutto il Mondo, per mutare anche questa sua considerazione. Perché già il riferimento alle persone più a rischio sembra essere un passo avanti rispetto alle spallucce fatte finora di fronte al Coronavirus. Primi passi, dunque, e un buongiorno che non è arrivato di prima mattina ma quasi a metà giornata.
(foto di copertina: da pagina Facebook di Jair Bolsonaro)