Bluesky può essere la vera alternativa (decentralizzata) a X?

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Dopo un anno di fase beta, con accessi solo su invito, ora la piattaforma sostenuta (anche economicamente) da Jack Dorsey è aperta a tutti

Sembra proprio come Twitter, solo con il logo di una farfalla blu al posto dell’iconico (ma ormai defunto, uccellino dello stesso colore). L’interfaccia è molto simile, sia per quel che riguarda l’app (per iOS e Android) sia per quel che concerne la versione desktop. Le vere differenze – anche nei confronti dell’attuale versione di X – stanno nelle possibilità di utilizzo: dall’assenza (almeno per il momento) degli hashtag per indicizzare gli argomenti, per arrivare alla novità più grande decentralizzazione. E così Bluesky, da qualche ora aperto al pubblico di tutto il mondo, prova ad arrivare allo scacco matto del grande ecosistema dei social network.



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Per quasi un anno, gli accessi sono stati limitati. Potevano iscriversi solamente un numero ristretto di utenti e solo su invito. Oggi, invece, Bluesky è utilizzabile da tutti quanti e la grande curiosità verso questa (ennesima) alternativa a X è confermata dai primi numeri raccolti.



Oltre un milione di nuovi iscritti nel giro di poche ore. Numero che si va a sommare a quello di tutti coloro i quali hanno già testato la nuova piattaforma social nei mesi precedenti, quando l’accesso era vincolato a un invito.

Dunque, a oggi Bluesky – sponsorizzata e sostenuta, anche economicamente, da co-fondatore di twitter Jack Dorsey – conta oltre 4 milioni di utenti iscritti, con più di 2 milioni di post pubblicati in circa 24 ore.

Bluesky è l’alternativa decentralizzata a X?

In cosa è simile a Twitter e cosa lo differenzia da un social tradizionale? Innanzitutto, Bluesky è una piattaforma di microblogging (esattamente come il Twitter della prima ora) che utilizzata AT Protocol, un protocollo decentralizzato che, come abbiamo spiegato in un nostro approfondimento, cambia alcuni paradigmi:

«Nei social decentralizzati, l’utente ha l’onore e l’onere della gestione dei propri dati personali che vengono archiviati non su server localizzati in Paesi terzi (e quindi in linea con le leggi, per esempio quelle europee del GDPR) o di proprietà di un’azienda».  

Dunque, si tratta di inseguire quel modello già sostenuto nel 2019 dallo stesso Jack Dorsey: non avere un organismo centrale di controllo. Questo permette a ogni singolo di avere il controllo su ciò che compare lungo la sua bacheca, grazie alla personalizzazione del flusso. E, qualora si volesse mantenere la versione “default”, il feed è ordinato cronologicamente e senza incappare in contenuti sponsorizzati e pubblicità. L’esatto opposto della direzione intrapresa da X negli ultimi mesi.

La moderazione

Mancano, per il momento, i DM (messaggi diretti). Dunque, si può interagire attraverso stanze e solo in forma pubblica. In attesa di capire se e quando sarà introdotta questa funzione, uno degli aspetti che differenzia Bluesky da X è il team di moderatori. Perché se è vero che la decentralizzazione è un principio in cui si inserisce anche il tema della libertà di espressione, ci sono delle regole della community che non possono essere violate. Oltre al divieto di promuovere comportamenti sbagliati, utilizzare linguaggio d’odio e discriminazione, rappresentare immagini di violenza o minaccia, c’è una lista di cose che non possono essere pubblicate:

E a controllare che ogni singolo post rispetti queste linee guida, c’è un team di moderatori che lavora e monitora i contenuti sulla piattaforma senza sosta. A differenza di X, dove Musk ha di fatto cancellato la moderazione.