I problemi di Facebook con la geografia e la toponomastica

Tag:

Il caso della cittadini francese di Bitche, la cui pagina è stata bloccata per quasi un mese per via delle regole del social. Tutta colpa del nome "fraintendibile" con un insulto

Fosse per Facebook, non ci sarebbe la possibilità di parlare del cavallo di Troia a causa del nome della città. Le strette maglie degli algoritmi che analizzano le eventuali regole delle pagine sul social, hanno fatto una nuova vittima: la città di Bitche, in Francia. Per quasi un mese (dal 19 marzo scorso a ieri, martedì 13 aprile) il piccolo comune transalpino ha dovuto fare i conti con l’intervento a gamba tesa del social network che aveva bloccato quella pagina a causa del nome “Bitche” che, per assonanza con la lingua anglosassone, sembrava richiamare l’insulto “Bit*h“. Alla fine, dopo un lungo carteggio tra il primo cittadino transalpino e Menlo Park, tutto è tornato alla normalità.



LEGGI ANCHE > Arriva Hotline di Facebook, ibrido tra Clubhouse e le live di Instagram

Nelle scorse settimane, un caso analogo era capitato su Twitter, il cui algoritmo non era stato in grado di riconoscere un’opera d’arte (il “San Giorgio e il Drago” di Paolo Uccello). Ma proprio in quei giorni, anche Facebook aveva dimostrato scarsa lungimiranza e flessibilità nella sua analisi delle presunte violazioni della policy. Era il 19 marzo e la pagina FB del Comune di Ville de Bitche sparì nel nulla. Il messaggio inviato allo staff del sindaco della cittadini francese, parlava di violazione dei regolamenti. Quali? Il nome della città. Un paradosso.



Bitche, la città francese bannata da Facebook a causa del suo nome

Adesso, però, tutto è tornato alla normalità. Anche con le scuse inviate da Facebook al sindaco e ai cittadini di Bitche. Rispondendo alla BBC, un portavoce del social di Menlo Park ha spiegato la risoluzione del problema: «La pagina è stata rimossa per errore ed è stata rapidamente ripristinata questa mattina, quando siamo venuti a conoscenza del problema». Nel frattempo, però, un’altra città della stessa Regione (nel Grand Est della Francia) è corsa ai ripari per evitare il ban da algoritmo.



«Volevamo spiegarvi il cambiamento del nome della pagina. Lungi da noi l’idea di rinnegare il nome del nostro bellissimo borgo, ma dobbiamo constatare che Facebook sembra fare la caccia al termine associato a Rohrbach… vi lasciamo immaginare il motivo.Quindi abbiamo preferito anticipare piuttosto che rischiare una chiusura della pagina». La città, in realtà, si chiama Rohrbach-lès-Bitche.

(foto di copertina: da Google Maps)