E dai banchi dell’opposizione si alzò il coro «Bibbiano Bibbiano»

09/09/2019 di Enzo Boldi

Fino a qualche tempo la strumentalizzazione politica sui gravi fatti di Bibbiano era rimasta incagliata tra social e comparsate televisive. Oggi, nel giorno della fiducia alla Camera per il nuovo governo a trazione Movimento 5 Stelle e Pd, il nome di Bibbiano è riecheggiato anche nell’Aula di Montecitorio come modo di contestazione nei confronti di Giuseppe Conte. Il tutto mentre si parlava di tutt’altro. E quel coro si è alzato dai banchi occupati dai deputati dell’opposizione: da Fratelli d’Italia alla Lega.

L’evitabile scena di strumentalizzazione – perché, ricordiamo, che i parlamentari tutti dovrebbero chiarire su cosa è successo a Bibbiano e nei comuni della Val d’Enza, senza farne un coro vuoto a scopi politici sulla pelle dei bambini – è avvenuta mentre il presidente del Consiglio ha affrontato, nel suo discorso programmatico alla Camera prima della Fiducia, il tema del taglio dei Parlamentari. La battaglia del Movimento 5 Stelle, ha assicurato Giuseppe Conte, sarà portata avanti e a termine da questo nuovo Esecutivo.

Il discorso di Conte interrotto da strumentalizzazioni

Nel pronunciare quella frase, però, sono partiti gli applausi ironici da parte dei parlamentari che occupano gli scranni dell’Opposizione, con una forte levata di braccia e voci da Fratelli d’Italia e Lega. Alcuni deputati, infatti, contestualmente all’annuncio del presidente del Consiglio, hanno fatto partire il coro «Bibbiano, Bibbiano, Bibbiano», rivolgendosi ai ‘colleghi’ del Partito Democratico e non solo. La strumentalizzazione, dunque, prosegue.

L’eco di Bibbiano nell’Aula di Montecitorio

E se, finora, le schermaglie erano state limitate ai social network e ad alcune interviste televisive in cui il tema della grave e triste vicenda di Bibbiano veniva riportata in auge senza mai aggiungere dettagli su come risolvere il problema che si era creato, oggi la strumentalizzazione è entrata a gamba tesa nell’Aula del Parlamento con quel coro che non solo è diventato vuoto, ma è stato svilito nel suo significato che manca di rispetto – in primis – a tutti quei bambini e genitori che si sono ritrovati a essere protagonisti e vittime di un sistema marcio.

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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