La bestemmia di Tiberio Timperi in tv, Rai condannata a pagare 25mila euro
03/09/2018 di Redazione
Una bestemmia in tv può costare caro. La Rai è stata condannata a pagare 25mila euro di multa per aver mandato in onda una brutta espressione sfuggita quattro anni fa, precisamente il 18 ottobre 2014, dalla bocca del conduttore Tiberio Timperi, nel corso di una puntata del programma ‘Uno mattina in famiglia’. L’ultima parola sulla vicenda è stata pronunciata dal Tar del Lazio, con una sonora sconfitta dell’azienda di Stato e un successo del Codacons, l’associazione di consumatori che aveva sollevato il caso, chiedendo a viale Mazzini di assumere provvedimenti nei confronti del presentatore.
Bestemmia di Tiberio Timperi in tv a ‘Uno mattina’, la Rai condannata: multa da 25mila euro
Il Tribunale amministrativo regionale nella sua sentenza ha stabilito – ricostruisce oggi il quotidiano Il Giornale – che quella espressione di Timperi pronunciata in tv «è senza dubbio una bestemmia/imprecazione, di contenuto lesivo dello sviluppo dei minori» e ha indicato la Rai come responsabile di negligenza, visto che «trattandosi di contenuto preregistrato, poteva essere effettuato un preventivo controllo prima della sua messa in onda», e di imperizia, perché quel contenuto è stato trasmesso ben due volte. Il conduttore si era anche scusato in diretta, il giorno dopo. Non è servito per chiudere il caso. Tre le tappe della vicenda. Il Codacons ha deciso di procedere con una formale denuncia all’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, chiedendo la sanzione per la Rai. L’authority ha deliberato una sanzione da 25mila euro. Il Tar ha infine rigettato il ricorso. «Giustizia è fatta. La responsabilità dell’emittente era sotto gli occhi di tutti ed è stata riconosciuta anche dai giudici amministrativi», esulta oggi l’associazione di consumatori.
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / GIORGIO ONORATI)