Berlusconi è stato riabilitato, ora si può candidare

12/05/2018 di Redazione

Silvio Berlusconi ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione, che cancella tutti gli effetti della condanna per frode fiscale emessa ad agosto 2013 nell’ambito del processo sui diritti Mediaset e quindi anche l’incandidabilità imposta dalla legge Severino. In altre parole l’ex premier e leader di Forza Italia può di nuovo presentarsi alle elezioni: se si dovesse tornare alle urne, avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica. La notizia della decisione del tribunale è stata data dal Corriere della Sera, in un articolo a firma di Giuseppe Guastella, che spiega

La decisione di concedere la riabilitazione all’ex presidente del Consiglio, che inizialmente era stata prevista da qualcuno per il prossimo mese, è stata invece presa nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di sorveglianza in camera di consiglio, cioè senza la presenza della difesa e del rappresentante della Procura generale, dopo che il 12 marzo i legali di Berlusconi, gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, avevano depositato nella cancelleria al settimo piano del Palazzo di Giustizia l’istanza con la richiesta firmata dal loro assistito. Erano già passati quattro giorni (ma di mezzo c’era un fine settimana) dalla scadenza dei tre anni che la legge prevede che debbano trascorrere dalla espiazione completa della pena prima che si possa presentare la domanda, termine appunto che cadeva l’8 marzo scorso.

Silvio Berlusconi riabilitato, cancellati gli effetti della condanna: adesso è candidabile

Il codice penale stabilisce che la riabilitazione «estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna». Per ottenerla bisogna aver «adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato», come aver risarcito il danno. ma non solo. Il condannato, dopo l’espiazione, deve aver dato «prove effettive e costanti di buona condotta» e di essersi reinserito nella comunità rispettandone, nei limiti del possibile, le regole. L’ordinanza del Tribunale è immediatamente esecutiva.

 

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Dunque Berlusconi già da ieri è formalmente riabilitato a tutti gli effetti. Ovviamente la riabilitazione dell’ex presidente del Consiglio, ancora protagonista sulla scena politica, potrebbe pesare anche sulla partita per la formazione di un nuovo governo. La notizia arriva proprio nel giorno decisivo della trattativa tra Movimento 5 Stelle per la nascita di un esecutivo politico. Berlusconi non aveva potuto candidarsi alle ultime Politiche del 4 marzo. A pochi giorni dal voto ha indicato Antonio Tajani come candidato premier di Forza Italia. Ora recupera l’agibilità politica.

Cosa succede ora

Come spiegato dal Procuratore generale Roberto Alfonso la Procura generale di Milano dovrà leggere le motivazioni dell’ordinanza con cui è stata concessa la riabilitazione prima di decidere se fare opposizione o meno contro la decisione del Tribunale di sorveglianza. «Leggeremo e valuteremo», ha detto ai giornalisti. Il provvedimento, infatti, non è stato ancora trasmesso alla segreteria della Procura generale, dove dovrebbe arrivare luned’. Ci sono 15 giorni di tempo per l’opposizione.

In caso di opposizione il Tribunale di Sorveglianza dovrà fissare una nuova udienza di discussione tra le parti, alla presenza quindi sia del rappresentante della Procura generale che dei difensori. Della fissazione le parti dovranno essere avvisate almeno dieci giorni prima dell’udienza e potranno depositare memorie fino a cinque giorni prima. Dopo l’udienza il Tribunale deciderà se confermare o meno la decisione. Questo ulteriore provvedimento sarà ricorribile in Cassazione.

Gelmini: «Un calvario di 5 anni, l’Italia potrà contare di più su di noi»

Alla notizia della riabilitazione di Berlusconi gli esponenti di Forza Italia hanno espresso la loro soddisfazione per la decisione. «Giustizia è fatta. Finalmente – ha dichiarato la capogruppo alla Camera ed ex ministra Mariastella Gelmini – il nostro leader Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la ‘riabilitazione’. Un calvario durato 5 anni che non ha permesso al presidente Berlusconi di essere candidato come milioni di italiani gli chiedevano. Ora l’Italia potrà contare ancora di più su di noi».

Carfagna: «È la fine di un calvario»

La vicepresidente della Camera Mara Carfagna intanto: «Silvio Berlusconi può finalmente tornare in campo. L’Italia ha la fortuna di poter contare ancora sulla sua grande esperienza e sulla sua saggezza». E ancora: «La ‘riabilitazione’ del Tribunale di sorveglianza di Milano mette fine ad una persecuzione giudiziaria e ad un calvario che non hanno scalfito la forza di una grande leadership, che ancora oggi, in uno scenario politico profondamente mutato, è imprescindibile e centrale».

Salvini: «Buona notizia per lui e per la democrazia, sono felice»

Non si è fatto attendere un commento del principale alleato, il leader della Lega Matteo Salvini, al quale Berlusconi mercoledì ha dato il via libera per la trattativa con il M5S per un governo. «Berlusconi che torna candidabile è una buona notizia per lui, e ne sono davvero felice, e soprattutto per la democrazia», ha affermato il segretario del Carroccio in una nota.

(Foto da archivio Ansa)

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