Beppe Grillo sconfitto in tribunale da 6 ex attivisti M5S: la loro espulsione fu «illegittima»

19/04/2018 di Redazione

Beppe Grillo è stato sconfitto in tribunale da sei ex attivisti di Napoli che nel 2016, alla vigilia delle Elezioni Amministrative nella città partenopea, erano stati espulsi dal Movimento 5 Stelle con l’accusa di aver creato una corrente anti-Fico. Il giudice del Tribunale civile di Napoli Nicola Graziano ha stabilito che quella epurazione fu «illegittima» e che gli espulsi vanno «immediatamente riammessi». Della vicenda parla oggi Repubblica in un articolo a firma di Conchita Sannino. I sei pentastellati sarebbero stati «lesi» dallo staff M5S «nel loro diritto a partecipare alle procedure di scelta delle candidature alla carica di consigliere comunale e di sindaco».

Beppe Grillo battuto dagli ex militanti M5S espulsi per una «corrente segreta» a Napoli

Gli attivisti si scontrarono con i vertici perché, mentre si giocava la partita delle Comunarie per la scelta del candidato sindaco di Napoli, non si riconoscevano nella leadership in città del deputato Roberto Fico, oggi presidente della Camera. Furono accusati di aver promosso una corrente segreta attraverso un’associazione denominata ‘Napoli Libera’. Come ricostruisce Repubblica, la causa ha visto contrapporti da una parte Grillo e Fico e dall’altra ben 22 militanti espulsi. Ma tra loro ben 16 hanno deciso nei mesi scorsi di chiudere la lite con una transazione, che ha previsto il reintegro con una lettera di scuse, tuttora segreta. Gli altri 6 attivisti hanno deciso invece di procedere.

(Foto: ANSA / CIRO FUSCO)

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