L’attacco dei no-vax a Beppe Grillo per la sua adesione al patto per la scienza di Burioni

Com’era prevedibile, le reazioni alla sottoscrizione da parte di Beppe Grillo del patto per la scienza promosso dall’immunologo del San Raffaele Roberto Burioni ha fatto scatenare diverse critiche nei confronti del fondatore del Movimento 5 Stelle. Per la maggior parte, queste critiche arrivano dall’universo dei no-vax che ha sempre intravisto nel Movimento 5 Stelle (soprattutto quando questo era forza di opposizione) una sorta di riferimento politico per le istanze dei genitori che ritengono opportuno non vaccinare i propri figli.

Beppe Grillo-Burioni, l’attacco su Facebook dei no-vax

Così, l’adesione a un progetto politico trasversale (che, non a caso, è stato firmato anche da Matteo Renzi) promosso dallo stesso immunologo, Roberto Burioni appunto, che si è speso tantissimo in una campagna di informazione a favore dei vaccini, ha fatto scatenare coloro i quali vedevano in Beppe Grillo uno degli ultimi baluardi delle battaglie no-vax.

Le accuse di tradimento dei no-vax a Beppe Grillo

La serie di commenti proposti è davvero impressionante. «Firmando questo patto – scrive l’utente che ha raccolto più like per il suo commento – avete finalmente dimostrato di essere l’incarnazione del Pd, piegati alle lobby . Ma del resto il Ministro Grillo ci aveva già dato ampi segnali in questo senso. Il Movimento 5 Stelle da oggi è morto». Un altro utente su Facebook risponde così a Beppe Grillo che aveva annunciato sulla propria bacheca di aver sottoscritto il patto per la scienza: «Hai firmato quella merda di documento da fanatici ultramaterialisti del cazzo con me hai chiuso. Sono elettore 5 stelle e ho sopportato fino ad adesso ma questa volta hai passato il segno». Il commento in questione si conclude con un ‘Vaffa’ che era, in passato, il segno distintivo del dissenso grillino.

Oltre a questi commenti che possono rappresentare un esempio del vasto campionario proposto sulla bacheca di Beppe Grillo, ci sono una serie di persone che hanno accusato il fondatore del Movimento di «tradimento» e di essersi «venduto alle case farmaceutiche». Non era un mistero che i pentastellati raccogliessero all’interno della loro base diversi elettori critici con l’obbligo vaccinale. La firma dell’appello di Burioni, però, li ha fatti scatenare e li ha fatti uscire definitivamente allo scoperto.

Share this article