Bebe Vio è imbattibile: vince per la terza volta l’oro nel fioretto

19/09/2019 di Redazione

Bebe Vio nella storia. La fiorettista paralimpica azzurra conquista il suo terzo mondiale consecutivo nella categoria B del fioretto individuale femminile. A intervalli periodici di due anni, dalla prima volta a Eger 2015, passando per Roma 2017, arrivando a Cheongju, l’atleta italiana mette in fila tre prestazioni da record, che le valgono il metallo più prezioso. Per questo motivo, entra di diritto nella leggenda dello sport azzurro e ottiene il pass anche per le prossime Paralimpiadi di Tokyo 2020.

Bebe Vio vince il terzo oro mondiale nel fioretto

Bebe Vio potrà quindi difendere il titolo olimpico conquistato a Rio de Janeiro nel 2016. La fiorettista di 23 anni, originaria del Veneto, ha letteralmente annientato le avversarie. La sua avanzata nel tabellone è stata trionfale: quasi una fromalità la vittoria contro l’ungherese Gyongyi Dani agli ottavi (15 a 3), poco più di una gita di salute il successo contro le russe Viktoria Boykova (15 a 4) e Ludmila Vasileva (15 a 8) rispettivamente ai quarti e in semifinale. Ma anche la finale con la padrona di casa Rong Xiao non ha avuto storia, con Bebe Vio che si è imposta con il punteggio di 15 a 5.

Una curiosità? Bebe Vio ha gareggiato con la maglia di Nainggolan del Cagliari sotto alla divisa. Un omaggio all’amico calciatore, che ha sempre supportato Art4sport, la onlus della famiglia dell’atleta che aiuta i ragazzi disabili nella pratica dello sport.

L’esperienza di Bebe Vio al mondiale di Cheongju

Il mondiale appena iniziato ha già dato altre indicazioni molto preziose a Bebe Vio che, per la prima volta, si è cimentata anche nella sciabola. Una disciplina particolarmente complessa per lei, vista l’importanza dei polsi. E lei, i polsi, non li ha. Tuttavia, nonostante questo svantaggio, è riuscita ad arrivare agli ottavi, al suo esordio assoluto nella competizione, perdendo di misura. La medaglia d’oro nel fioretto le dà altra linfa, in vista della prova a squadre di domenica prossima. Dove ci si attende da lei e dalle altre azzurre un’altra medaglia d’oro.

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