Per Bassetti il Covid è stato ingigantito e il panico paralizza gli ospedali

Con un'intervista a Libero, Bassetti torna a contestare la gestione della pandemia da parte delle istituzioni

09/11/2020 di Daniele Tempera

«Il Covid è stato ingigantito: è il panico e la paura di finire intubato che fa esplodere il sistema sanitario non i malati. Se ricevo cento telefonate al giorno da chi non sta male, come curo i malati veri?» parola di Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova che torna, con un’intervista al quotidiano Libero, alle polemiche sulla gestione della pandemia.

Per Bassetti la comunicazione non è stata chiara dall’inizio per esempio «andava detto che il Corona sta facendo danni enormi ma che la maggioranza dei positivi è asintomatica o poco sintomatica e che il virus ha una letalità inferiore all’1% e fa male soprattutto a pazienti anziani e con la salute già compromessa». La comunicazione istituzionale, secondo il direttore del San Martino, invece che tranquillizzare, ha spaventato tutti in maniera indifferenziata, anche i cosiddetti pazienti asintomatici, che potrebbero tranquillamente curarsi da casa.

Sul coinvolgimento e l’epilogo tragico della malattia in pazienti più giovani invece il professore minimizza: «Avviene perché è una brutta infezione e concorrono tanti fattori: la genetica, le condizioni di salute, lo stato delle difese immunitarie nel momento del contagio, la carica virale introiettata. Ma già prima della comparsa del Covid, la polmonite contratta fuori dall’ospedale era la quinta causa di morte nel mondo, e uccideva anche cinquantenni e bambini».  Parole che, c’è da giurarci, sono destinate nuovamente a far discutere.

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