Barbara Lezzi nega che le auto blu siano cose da casta: «Servono per ragioni di sicurezza»

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La metamorfosi del Movimento 5 Stelle sempre più di governo

In televisione, l’ex senatore di Forza Italia Maurizio Paniz si sta trasformando in una vera e propria spina nel fianco per il Movimento 5 Stelle. È lui, infatti, a ricordare ai pentastellati quelle battaglie contro la casta che avevano fatto ai tempi della loro diffusione iniziale, battaglie che hanno dato ai grillini molto seguito, ma che adesso – una volta entrati nei palazzi delle istituzioni – sembrano in contraddizione con l’attuale stile di vita. Di fronte a Maurizio Paniz c’era, questa volta, Barbara Lezzi, ex ministro per il Sud e da sempre pasionaria del Movimento 5 Stelle delle origini, quello dei duri e puri.



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Barbara Lezzi e le auto blu del M5S alla manifestazione contro i vitalizi

Maurizio Paniz, come la settimana scorsa nello scontro con Paola Taverna, è intervenuto al programma di Massimo Giletti Non è l’Arena per parlare dei vitalizi ai parlamentari, sui quali proprio nei giorni scorsi si sono registrati valanghe di ricorsi che hanno messo in dubbio il provvedimento fortemente voluto nel corso del primo governo di Giuseppe Conte sul taglio delle pensioni per gli ex parlamentari e sulla conversione del sistema previdenziale.



Se la settimana scorsa il target da colpire è stato quello dell’affitto di casa della madre di Paola Taverna (qualche tempo fa esplose la questione dell’assegnazione di un alloggio popolare per la madre della vicepresidente del Senato), ieri l’obiettivo sensibile è stato individuato nelle modalità di partecipazione degli esponenti del Movimento 5 Stelle alla manifestazione di sabato 15 febbraio contro i vitalizi ai politici.

Barbara Lezzi e le auto blu usate per motivi di sicurezza

«Sorrido – ha detto Maurizio Paniz – perché quelli che volevano eliminare la casta dei politici si sono recati alla manifestazione in piazza con le auto blu e le scorte». Pronta la risposta di Barbara Lezzi che ha utilizzato per la prima volta lo stesso argomento che utilizzavano altri politici quando il M5S delle origini conduceva la sua battaglia contro i privilegi della casta: «Non abbiamo utilizzato l’auto blu per diletto – ha sottolineato l’ex ministro -, ma semplicemente per ragioni di ordine pubblico».



Insomma, la negazione all’ennesima potenza del principio grillino sui costi della politica. Ma la battaglia, evidentemente, non va più di moda. E, con il tempo, ci si adegua.