Lo strano caso di Bank of Fuel
28/08/2014 di Stefania Carboni
L’offerta sembra vantaggiosa e sta facendo il giro della rete. Bank Of Fuel Italia di B.O.F. Italia Srl a Savona offre la possibilità di acquistare un credito pre-pagato, sotto forma di “carta carburante“, utilizzabile in “tutti i distributori di benzina sul territorio nazionale”. Cosa c’è di tanto conveniente?
SOLDI – Ci sono tre tipologie di carte fra cui scegliere, ed ecco qui la particolarità: basic, ad esempio, vale 140 euro di buono carburante spendibile ovunque ma costa solo 99 euro. Un bell’affare, penserete. E ce ne sono altre tre: Silver, gold e platinum (la più alta) che “regala” 470 euro a fronte di 299 euro di spesa. «A seconda della Carta Carburante scelta – recita il sito nato a luglio 2014 – si avrà a disposizione un credito omaggio immediatamente utilizzabile per il rifornimento di benzina verde, diesel, GPL e metano». BOF promette sconti fino al 40 per cento. Il pagamento della prepagata può avvenire via conto corrente, via bonifico, via bollettino postale e – dicono – via Paypal, anche se gli utenti contestano di poter davvero pagare con questa ultima opzione, e anche questo ha destato qualche sospetto. Tempo qualche giorno e la tessera arriva via posta a casa? No, la tessera viene spedita il 20 di ogni mese perché “Gli ordini vengono elaborati nel giro di 24/48 ore lavorative una volta ultimata la raccolta della adesioni che termina il 20 di ogni mese” . Un meccanismo, dicono loro, già in uso negli Stati Uniti dove però vi è un risparmio percentuale minore (12 per cento circa).
QUESTIONE SCONTO – Ma è proprio il forte sconto che desta sospetti nella rete. Dell’argomento hanno parlato Bufale Un Tanto Al Chilo e David Puente. Ma sopratutto iniziano a parlarne alcune testate Terni Oggi e Messaggero Veneto. Quest’ultimo riporta le parole di Bruno Bearzi, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Figisc che non sa nulla della neonata società:
A rinforzare i dubbi dei consumatori, si aggiunge anche il vicepresidente nazionale e presidente regionale di Figisc Confcommercio Bruno Bearzi che non era a conoscenza di queste tipologie di tessere e ha confermato non siano mai state pubblicizzate tra gli operatori del settore. «Nessuno sa nulla – ha detto Bearzi – ho contattato la nostra segreteria nazionale e parlato con alcuni responsabili commerciali delle compagnie petrolifere e non hanno mai sentito parlare di questa iniziativa, mi sembra molto strano che proprio gli operatori non siano stati informati». Peraltro, a detta di Bearzi, uno sconto del genere «è impensabile», se si considera che «il 65% del prezzo del carburante sono tasse e il margine di guadagno lordo da parte dei distributori va di poco oltre l’1%».
Quanto costa il carburante in Italia? L’Aci trae una stima (pagina 5) e definisce le percentuali punto per punto. Il 58% del prezzo della benzina e 52% del diese è formato da tasse (su accise ed Iva). Partiamo da un prezzo medio della benzina (su 1 euro e 80 a litro fino al momento della stesura del dossier). Il costo della materia prima (ovvero il Fob) è del 35% (come precisa il blogger David Puente poco meno di 60 cent) E le compagnie? Tra raffinazione, distribuzione, stoccaggio si incide sul 7,8 per cento (12,5 per il diesel). E – come specifica Aci – solo su FOB e percentuali compagnie si può maneggiare il prezzo per qualche promozione. A ciò vanno aggiunte Iva e gabbelle regionali. Insomma il margine di guadagno per terzi sembra pressoché minimo se non impossibile. Anzi, ci dovrebbero perdere.
MASTERCARD SI DICHIARA ESTRANEA – La B.O.F. Italia Srl risulta iscritta presso il Registro delle Imprese di Savona e tramite il suo codice fiscale risulta attiva dal 29 maggio 2014.
Il suo logo non è nuovo e viene utilizzato anche per tante altre aziende tra cui Network One di Latina.
Ma anche questo non è probatorio di chissà cosa: potrebbe esserci stata solo “scarsità” di genio grafico. Quello che proprio non torna è la presenza del logo Mastercard. Qualche utente ha chiesto a Mastercard Italia se fosse a conoscenza della società dato che, sulle prepagate, compare il logo del colosso bancario:
E la risposta di Mastercard è stata questa: «Messaggio importante di MasterCard.MasterCard non intrattiene alcun tipo di relazione commerciale o economica con la società B.O.F. ITALIA S.r.l., operante con la denominazione commerciale di “Bank of Fuel”. Inoltre MasterCard non autorizza in alcun modo i prodotti pubblicizzati da “Bank of Fuel”».
Dalla sua pagina Fb BOF chiarisce così il dubbio all’utente: «Buona sera, in contemporanea al messaggio pubblicato da Mastercard nella sua pagina Facebook siamo stati contattati dal loro ufficio legale. Abbiamo avuto modo di confrontarci due volte sull’enorme malinteso venutosi a creare e confidiamo che si possa fare chiarezza quanto prima. Purtroppo i tempi di un colosso come Mastercard non sono rapidissimi. Rimaniamo a disposizione per qualunque richiesta di chiarimento o necessità di maggiori informazioni. Grazie».
PROFILI DUBBI E CRITICHE – Altra stranezza che ha notato il blogger David Puente è la pagina Facebook di Bank of Fuel:
La pagina Facebook è una pagina gonfiata. Dei suoi 1131 “mi piace” abbiamo soltanto 23 fan Italiani (dato fornito da Facebook attraverso l’indirizzo https://graph.facebook.com sull’ID della pagina 666169800145560 in data 25 agosto 2014). Il restante, considerando i dati forniti il 25 agosto 2014, sono riportati di seguito con i relativi codici geografici (es. IT=Italia, US=Stati Uniti, MX=Messico)
I profili che controbattono ai dubbi degli utenti in rete, le cui immagini profilo si trovano anche in siti come questo, hanno foto postate tutte lo stesso giorno, ma pre-datate in modo da allungare “la vita” del profilo (che così passa dalla reale data di apertura a quella in cui è stata pre datata la prima foto). Come si fa? Qui ho postato una foto prova: è la foto di Marino, e risulta postata addirittura prima della mia nascita. Ma passando con il cursore sull’orologino, si scopre la vera data in cui l’ho inserita.
Tanti dubbi, insomma, e finora non vengono del tutto chiariti. Anche Ip Italia ha infatti specificato al blogger la sua estraneità con la società di Savona. E dire che però, Bank of Fuel, diceva che le loro card erano valide in tutti i p E c’è chi si domanda come sia possibile che una nuova società appena costituita abbia la forza sufficiente per contrattare sconti così forti con le compagnie petrolifere. Insomma, se volete risparmiare sulla benzina, prima informatevi bene, anzi, benissimo. Non si sa mai.
Abbiamo, come altre persone, cercato di contattare telefonicamente Bank Of Fuel al telefono da loro fornito, svariate volte. Il numero era libero, ma nessuno ha risposto.
Copertina (Lapresse – Fabio Ferrari)