Banderas come Gere e piovono gli insulti: «Dopo le galline ci prova con gli immigrati»

«Chi ti paga» e altri commenti fantastici. Oramai esprimere parole di solidarietà è diventato quasi impossibile e coloro i quali lo fanno finiscono per essere oggetto di critiche (nel migliore dei casi) di insulti e minacce. Dopo Richard Gere che era partito alla volta di Lampedusa prima di imbarcarsi a bordo della nave dell Ong Open Arms, oggi tocca ad Antonio Banderas, finito nel mirino dei leoni da tastiera per aver definito «un orrore» la fase di stallo che non consente di trovare un porto sicuro dove far sbarcare gli esseri umani soccorsi nel Mediterraneo da diversi giorni.

L’attore spagnolo – e la sua nazionalità diventa un discrimine per gli haters da social perché anche Open Arms è iberica – ha spiegato di non capire i motivi della politica dei porti chiusi che va contro i diritti umani. Ed è proprio questa la battaglia che Banderas vuole portare avanti. Nel suo discorso, infatti, la situazione affrontata non è solo quella della Open Arms, dell’Italia e dell’Europa: si fa anche un riferimento a Donald Trump e al muro che vuole far costruire tra Messico e Stati Uniti.

Antonio Banderas nel mirino degli haters

Per il web, però, parlare di umanità significa essere buonisti. Anzi, non buonisti nel senso morale del termine, ma buonisti pagati. Tra i vari commenti sparsi su Facebook c’è chi, come già accaduto con Richard Gere, fa riferimento alla ricerca di visibilità da parte dell’attore. Altri, invece, hanno la tastiera impallata e ripetono il ritornello «Ma chi ti paga?», con decine di punti interrogativi ad accompagnare. Poi c’è chi allude a un compenso da parte di qualche deus ex-machina affinché determinati personaggi facciano queste uscite pubbliche.

I migranti e la gallina Rosita

Inevitabili, alla fine, i paragoni con la pubblicità della Mulino Bianco, dove Antonio Banderas ‘parlava’ con la gallina Rosita. Molti, leggendo i commenti, devono credere che quella sia la realtà e non la finzione televisiva per creare un personaggio da piccolo schermo. E devono crederci fortemente dato che la maggior parte dei commenti puntano proprio su quello. Fantasia al potere con le dita libere sulla tastiera.

(foto di copertina:  Lorenzo Carnero/ZUMA Wire)

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