Ora TikTok rischia seriamente il ban negli Stati Uniti
Il ricorso presentato dalla piattaforma made in ByteDance è stato respinto: il ban di TikTok, ora, potrebbe essere applicabile a partire dal 19 gennaio. A meno che non intervenga Trump
09/12/2024 di Gianmichele Laino
Il ban di TikTok negli Stati Uniti è sempre più vicino. Negli ultimi giorni, infatti, si è consumato un nuovo passaggio della vicenda che, ormai, va avanti da diversi anni, almeno da quando – nel 2020 – la precedente amministrazione di Donald Trump aveva lavorato affinché fosse predisposta una legge che obbligava ByteDance a vendere il suo ramo americano (all’epoca, il soggetto individuato per l’acquisizione era Oracle) per evitare possibili ingerenze straniere nella gestione dei dati personali dei cittadini americani. Visto che la legge è stata successivamente applicata sotto l’amministrazione Biden e che una prima sentenza aveva confermato l’obbligo di TikTok di vendere per continuare a essere operativo negli Stati Uniti, ByteDance aveva presentato un ricorso, basato sul Primo Emendamento, ovvero sulla libertà d’espressione garantita sul suolo Usa. Adesso, però, anche questo ricorso è stato rigettato, rendendo un passo più vicino il ban di TikTok.
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Ban di TikTok negli Stati Uniti: l’ultimo passaggio della controversa vicenda
I giudici della Corte d’appello degli Stati Uniti a Washington DC hanno espresso un verdetto unanime sul ricorso presentato da ByteDance. Il Primo Emendamento, infatti, garantisce la libertà d’espressione (cosa che a TikTok non verrebbe negata, se – rispettando la legge – vendesse il suo ramo americano), ma vuole tutelare anche gli Stati Uniti da influssi esterni. Questa è l’interpretazione, in sintesi, che la corte d’appello di Washington ha dato per motivare il rigetto del ricorso di ByteDance. Questa decisione, ovviamente, è ulteriormente appellabile presso la Corte Suprema, ma – si sa – la strada è piuttosto tortuosa quando si tratta di coinvolgere il più alto livello giudiziale nell’ordinamento statunitense.
Molto più verosimile, invece, che la soluzione possa essere risolta sul piano politico. Donald Trump – nuovo presidente eletto degli Stati Uniti – sembra aver cambiato, come vedremo in un altro articolo del nostro monografico di oggi, la sua posizione che, nel 2020, lo portò a caldeggiare fortemente quella che a tutti era parsa una legge anti-TikTok. Il ruolo di Elon Musk – che anche su questo rischia di essere decisivo – potrebbe portare il nuovo presidente americano a imporre una revisione della legge. Nell’attesa, i tempi tecnici previsti (compresa una proroga di 90 giorni per l’applicazione della legge) potrebbero garantire una finestra d’intervento per i legislatori americani.
Resta comunque un caso ingarbugliato. Tutte le parti politiche in causa (sia democratiche, sia repubblicane) hanno espresso pareri favorevoli alla legge che avrebbe imposto un ban di TikTok, se l’azienda non avesse ceduto il suo ramo americano. Basterà semplicemente Elon Musk a far cambiare idea ai membri del Congresso e a far compiere una clamorosa giravolta?