Bonafede spiega gli avvocati istruttori: “Se capiamo chi ha ragione e chi ha torto, raggiungiamo un accordo prima”
07/12/2019 di Redazione
Nell’ambito della riforma del meccanismo processuale italiano Alfonso Bonafede ha parlato di vari cambiamenti. Il ministro della Giustizia in carica nel primo Governo Conte e riconfermato nel Conte II oltre a dimezzare i tempi del processo civile prevede di introdurre una nuova figura, l’avvocato istruttore. Chi è e cosa fa l’avvocato istruttore previsto dalla Riforma Bonafede?
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Avvocato istruttore: cosa fa e perché i tempi processuali si accorcerebbero
La Riforma Bonafede entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. L’avvocato istruttore è senza dubbio una delle più importanti novità previste. Lo scopo di questa figura secondo Bonafede? Dare più valore alla negoziazione così da accorciare i tempi processuali troppo lunghi. A livello pratico ciò significa che l’avvocato potrà fare attività istruttoria in sede stragiudiziale in sostituzione del giudice istruttore praticando una negoziazione assistita. Ciò vuol dire anticipare la raccolta delle prove prima dell’inizio del processo. Il ruolo dell’avvocato ne esce in questo modo potenziato. E il giudice? In questa riforma è previsto che il giudice abbia la possibilità, qualora lo ritenesse necessario, di controllare prima del processo l’operato dell’avvocato e ripetere le prove. All’avvocato istruttore potrà andare un compenso fino al 30% superiore salvo i casi in cui l’istruttoria preventiva verrà dichiarata inutile dal giudice. Rispetto a questa figura sono state mosse una serie di polemiche dall’Associazione Nazionale Magistrati e non solo.
Luca Bizzarri e il tweet in cui Bonafede spiega l’avvocato istruttore
Stavolta sono io che spero di non aver capito. pic.twitter.com/Kz2cMpBEI2
— Luca Bizzarri (@LucaBizzarri) December 6, 2019
Sentire il testimone prima per capire chi vincerà la causa e raggiungere un accordo prima. Questa è la spiegazione a livello pratico che Bonafede ha dato esponendo la figura del giudice istruttore. Luca Bizzarri, che sulle questioni politiche e sociali italiane è molto attivo su Twitter scrive sopra il video: «Stavolta sono io che spero di non aver capito». Il no a quello che sembra – descritto così – un processo tra gli avvocati è netto. E le perplessità arrivano anche dall’Associazione Nazionale Magistrati.
Secondo l’Associazione Nazionale dei Magistrati il processo verrà appesantito
L’Associazione Nazionale dei Magistrati si esprime contro la Riforma Bonafede. Nonostante l’avvocato istruttore risulti ancora una ipotesi sperimentale, l’associazione ha già chiarito la sua posizione. L’avvocato istruttore porterebbe a una «forma di decontestualizzazione processuale dell’attività istruttoria»; l’ammissione e l’espletamento dei mezzi di prova deve rimanere prerogativa del giudice, figura terza e imparziale durante tutto il procedimento. Secondo l’associazione, inoltre, l’istituzione di questa figura svilirebbe l’importanza della negoziazione assistita e andrebbe anche ad appesantire il processo poiché i giudici dovrebbero selezionare le prove con criteri diversi da quelli proprio a un soggetto terzo imparziale.
(Immagine Copertina: Cosimo Martemucci/SOPA Images via ZUMA Wire)