Di Battista e le spese da 55mila euro per gli avvocati

30/12/2018 di Redazione

Il quotidiano Il Giornale, diretto da Alessandro Sallusti, ha preparato un rientro polemico per Alessandro Di Battista, l’ex deputato del Movimento 5 Stelle che proprio in queste ore è rientrato in Italia dopo un lungo viaggio tra Stati Uniti e America Latina, dove ha girato dei reportage per il Fatto Quotidiano. E così, dopo le inchieste sulla Di.Bi Tec, l’azienda di famiglia in difficoltà economiche, indietro con i pagamenti dei dipendenti, dei fornitori e alle banche, ha rispolverato un vecchio dato relativo alle spese per le consulenze esterne effettuate da Di Battista nell’esercizio delle sue funzioni da parlamentari.

Avvocati Di Battista, è stato il deputato M5S che ha speso di più

Partendo dal sito Ti rendiconto promosso dallo stesso Movimento 5 Stelle per monitorare l’attività dei parlamentari e le loro spese mentre sono in carica, Il Giornale ha fatto emergere questo dato: Di Battista era tra i deputati pentastellati che ha speso di più in consulenze esterne, ovvero quelle che comprendono l’assistenza informatica, l’assistenza legale, commercialista, corsi di formazione e altre voci simili.

La spesa complessiva era di poco superiore ai 68mila euro (una media complessiva di 1270 euro al mese), di cui ben 55mila sono stati riservati alle consulenze legali. Le consulenze esterne rientrano in quei capitoli messi a disposizione dei parlamentari che, in base al codice etico e allo statuto del Movimento 5 Stelle, non sono tenuti a restituire né a tagliarsi. Evidentemente, il temperamento focoso di Di Battista ha causato questo continuo ricorso agli avvocati, per cercare di risolvere i contenziosi lasciati aperti nel corso del suo mandato da parlamentare.

Il paragone del Giornale tra le spese per avvocati e i debiti dell’azienda di famiglia

Il Giornale, poi, fa anche un’altra operazione e mette a confronto queste spese sostenute da Di Battista con il periodo in cui l’azienda di famiglia ha attraversato la sua crisi: nell’occhiello dell’articolo, il quotidiano di Sallusti parla di paradosso. L’accostamento sembra essere un po’ forzato. Non si capisce, infatti, la relazione tra i soldi spesi in consulenze legali per questioni che riguardano l’esercizio delle funzioni da parlamentare e i debiti dell’azienda di famiglia.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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