«Assassini, questa non è giustizia». La rabbia dei familiari delle vittime del bus di Avellino | VIDEO

11/01/2019 di Enzo Boldi

Grida e urla di rabbia alla lettura della sentenza di assoluzione nei confronti dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci. Così i familiari delle 40 vittime del bus caduto – il 28 luglio 2013 – nella scarpata lungo la A16 Napoli-Canosa, all’altezza del viadotto Acqualonga (non distante da Avellino), hanno accolto l’annuncio del giudice monocratico del Tribunale irpino, Luigi Buono.

«Vergogna, assassini», gridano alcuni dei presenti. Altri, dopo essersela presa con l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, imputandogli anche le responsabilità per la morte delle 43 persone dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova, sono rimasti in aula chiedendo di poter parlare con il giudice Luigi Buono. Tentativo vano dato che, poco dopo, le forze dell’ordine hanno fatto sgomberare l’aula allontanando tutti i presenti.

Avellino, la rabbia dei familiari delle vittime

«La legge non è uguale per tutti», grida una donna. «Dove sei giudice? Avete messo fuori un assassino! Siete tutti degli assassini», urla un altro uomo, visibilmente alternato dopo la lettura della sentenza. Poi il numero ’83’ ripetuto continuamente, con l’accusa a Castellucci di aver comprato tutti. «Questa è una vergogna per l’Italia, l’Italia fa schifo».

L’assoluzione di Castellucci

Il clima si è fatto incendiato pochi istanti dopo la lettura della sentenza. I familiari delle vittime, infatti, imputano all’amministratore delegato di Autostrade la responsabilità per la morte delle 40 persone che viaggiavano su quel pullman la sera di quella domenica 28 luglio di sei anni fa. L’assoluzione di Castellucci ha rappresentato un’altra enorme ferita nella loro memoria, in quanto la concessionaria di quel tratto autostradale della A16 esce praticamente indenne da questo processo. Molti familiari hanno alzato i toni per esprimere la loro rabbia nei confronti di una decisione che, come si vede e si sente nel video pubblicato da Telenostra Avellino, viene ritenuta ridicola.

 

(foto di copertina e video da diretta streaming di Telenostra Avellino)

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