Autostrada, tornano i Tutor: probabile ripristino per il controesodo

Autostrade per l’Italia ha vinto il ricorso in Cassazione: potrà tornare ad utilizzare il sistema di controllo della velocità media chiamato Tutor. La corte ha infatti ritenuto infondati i motivi per i quali lo scorso anno la Corte di Appello di Roma aveva stabilito che il sistema utilizzato da Autostrade violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere quindi rimosso.

Tutor Autostrade, le tappe della vicenda

Il 10 aprile del 2018 la Corte d’Appello di Roma, al termine di una causa avviata nel 2006, sancì che il sistema chiamato Tutor -era stato progettato contraffacendo il brevetto di cui è titolare la Craft, una piccola azienda di Greve in Chianti. Romolo Donnini, titolare dell’azienda high-tech toscana, aveva brevettato il sistema nel 1999 senza ottenere inizialmente (questa l’accusa) alcun interesse da parte della società autostradale durante la presentazione dell’idea.

Nel 2004, però, Autostrade per l’Italia e Polizia stradale presentarono un sistema, il Tutor per l’appunto, che fu considerato dall’azienda toscana una copia del loro brevetto. Nel sistema ideato dalla Craft, la velocità media del veicolo viene calcolata utilizzando dei sensori che si attivano al passaggio dell’automobile grazie a dei raggi luminosi. Il sistema di autostrade, invece, ne utilizza di simili ma posti sotto l’asfalto. Fallita la mediazione fra Donnini e Autostrade (il primo chiedeva un milione e mezzo di euro mentre la società ne voleva concedere 150mila), l’imprenditore decide quindi di agire per vie legali. Autostrade per l’Italia, per evitare la probabile condanna risponde chiedendo la nullità del brevetto di Donnini: tecnologie simili e precedenti a quello creato dalla Craft esisterebbero già in tutto il mondo.

Nel 2014 il Tribunale di Roma riconosce però valido il brevetto dell’azienda toscana perché diverso da quelli precedenti ma sostiene allo stesso tempo che Tutor non rappresenti una contraffazione del brevetto della Craft per la presenza di sensori diversi.

La sentenza di primo grado fu, appunto, ribaltata nel 2018 dalla Corte di Appello.

Il sistema Tutor potrebbe tornare già per il controesodo

Subito dopo la sentenza di secondo grado, Autostrade per l’Italia comunicò che avrebbe impugnato la sentenza presso la Corte di Cassazione, organo che si espresso appunto oggi, annullando la sentenza precedente. La società ha fatto sapere di aver già attivo le squadre per la reinstallazione del sistema per permettere il suo funzionamento in tempi brevi. Il sistema dovrebbe tornare operativo per il controesodo.

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