Consultazioni, le Autonomie: «Se aumenta Iva, nostri elettori andranno a spendere in Austria»

21/08/2019 di Redazione

Il gruppo delle Autonomie è stato il primo gruppo politico a varcare la porta dell’ufficio del Quirinale dove si stanno svolgendo le consultazioni convocate da Sergio Mattarella. Julia Unterberger, presidente del gruppo in Senato, è stata la prima a parlare, dopo che – prima di lei – erano passati senza fermarsi Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico.

Autonomie e la questione dell’Iva in Trentino

L’intervento delle Autonomie è stato favorevole alla formazione di un nuovo governo, mentre si è dichiarato completamente contrario a nuove elezioni in questa fase politica. Una delle motivazioni addotte, in modo particolare, è quella dell’aumento dell’Iva. Gli elettori dei partiti delle autonomie (la SVP, ma anche l’Union Valdotaine) non potrebbero accettare una tassazione al 25% e la rappresentante del gruppo al senato, Julia Unterberger, lo ha fatto capire chiaramente.

«Ci sembra scontata – ha detto la Unterberger – la nostra contrarietà a elezioni subito nella finestra politica in cui si dovrebbe affrontare la legge di bilancio. Se ciò dovesse avvenire, infatti, non sarebbe possibile scongiurare l’aumento dell’Iva che spingerebbe i nostri elettori, che si trovano sul confine tra Italia e Austria, ad andare a spendere i loro soldi all’estero».

La disponibilità delle Autonomie a un Conte-bis

Una vera e propria ‘minaccia velata’, che farebbe perdere un’importante fetta di mercato all’economia italiana. In ogni caso, pur di scongiurare questa ipotesi, il gruppo delle Autonomie si è detto pronto a votare la fiducia al governo che metta insieme una maggioranza Pd-M5S, anche se la sua guida fosse ancora una volta Giuseppe Conte: «Non abbiamo pregiudizi nei confronti del presidente del Consiglio dimissionario – ha detto la Unterberger -, anzi sarebbe un peccato non sfruttare il suo modo diverso di fare politica».

FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI

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