Anche Dyson aveva provato con le auto elettriche, ma non è andata benissimo

Come nel caso di Apple, il problema principale sarebbe stato il prezzo di mercato applicato alla vettura

15/03/2024 di Redazione Giornalettismo

Sembra che ci sia una sorta di maledizione che soltanto pochi brand riescono a superare. Si tratta dell’ultima fase, quella conclusiva prima dell’immissione sul mercato: il momento in cui si valutano i costi e le prospettive commerciali del prodotto. Il settore delle auto elettriche sembra avere una sorta di sbarramento a quel punto del percorso, perché le aziende si rendono conto – a un certo punto – che gli investimenti in tecnologia non verranno mai ripagate. Ha fatto molto rumore, ultimamente, la notizia di Apple che ha rinunciato alla produzione del suo prototipo di auto elettrica. Ma, esattamente come è capitato alla casa di Cupertino, anche Dyson ha dovuto subire questo tipo di valutazione. Lo ha rivelato James Dyson, il fondatore dell’azienda che ha totalmente rivoluzionato il settore delle automobili elettriche.

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Auto elettrica Dyson, perché è stato annullato il progetto

Stando alle parole di Dyson, l’automobile elettrica dedicata sarebbe costata, sul mercato, qualcosa come 170mila euro, dal momento che l’elevato dispendio tecnologico non sarebbe mai stato compensato da una elevata disponibilità del veicolo sul mercato, che era stato indicato con lo pseudonimo N526: «Non avremmo mai potuto ricavarne un profitto – ha scritto James Dyson – e, nonostante tutto l’entusiasmo per il progetto, non eravamo pronti a rischiare il resto della Dyson».

Nel momento in cui Dyson aveva deciso di costruire la sua N526, aveva stabilito di fare le cose per bene e – soprattutto – in casa. Ovviamente, sarebbe stata responsabile della piattaforma attraverso cui costruire il motore. Ma aveva deciso anche di produrre telaio e altre componenti, non affidandosi all’esterno. Anche questo aspetto, questo “inventarsi” produttori di automobili, ha inciso pesantemente sul progetto.

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